Marcianise. Il terreno espropriato per il Velodromo non sarà restituito ai Piccolo. Salvo colpi di scena il Comune blinda il fondo di località Venti Moggia, espropriato nel 1995 per realizzare il Velodromo ad Antonio Piccolo e passato ora ai suoi eredi, tra i quali Franco (“o’ varricchio”) che detiene il controllo di una buona parte delle attività di famiglia.
I Piccolo sono, tra l’altro, titolari di “Pierre Home”, il centro commerciale inaugurato tra viale Carlo III e il ponte di località Santella, e sono i proprietari degli immobili che ospitano la caserma dei carabinieri di via XXIV Maggio. Stavolta però nel mirino è finito un terreno adiacente al Velodromo, dove sorge un rudere di cemento e tufo, già dichiarato abusivo.
L’Ente espropriò 24 anni fa quel terreno, ma a novembre gli eredi (Francesco, Maria e Angelo Piccolo) hanno diffidato il Comune a emettere dichiarazione di inservibilità del terreno di 600 metri. L’Ente di piazza Umberto I non si è espresso e i proprietari si sono rivolti al Tar: i giudici amministrativi hanno ordinato al Comune di pronunciarsi e i dirigenti municipali lo hanno fatto bloccando le velleità dei proprietari che avevano invocato la dichiarazione di inservibilità.
In pratica i Piccolo stavano provando ad ottenere la restituzione del terreno visto il mancato utilizzo da parte dell’Ente. La dichiarazione di inservibilità non è stata però applicata anche perchè su quel terreno c’è un manufatto abusivo sul quale già dal 2003 pendeva ordinanza di demolizione e vista la mancata ottemperanza il terreno è stato acquisto al patrimonio comunale.