Casal di Principe. “Tu chi appoggi?”. “Dicci con chi stai”. Il suo profilo facebook e il suo ormai mitico gruppo social “I fans di Vincenzo Simeone” erano stati invasi in questi giorni tutti dalla stessa domanda. Amici, sostenitori ed elettori volevano conoscere l’intenzione di voto di Vincenzo Simeone al secondo turno.
Il suo appoggio a Renato Natale era diventato in realtà “il segreto di Pulcinella” nonostante (come invece erroneamente riportato anche da noi nell’immediatezza del conteggio, ndr) anche in caso di vittoria del medico a Simeone non resterà che guardare i lavori dell’Assise tra il pubblico. Uno smacco per un campione di preferenze come lui, che aveva addirittura in animo di correre per la fascia tricolore. Simeone però non si è perso d’animo: in giacca e cravatta questa mattina si è messo al volante della sua vettura, facendosi immortalare e poi postare con un sibillino “vinceremo”.
Ai più distratti sarà sfuggito però a chi fosse rivolto il “noi”, anche perchè l’imperativo non era seguito da alcuna indicazione di preferenza. Messo alle strette dai commenti Simeone ha fatto outing spiegando “Non sono io, ma il popolo che corre verso Renato Natale”. Popolo del quale, però, non fa parte circa metà della coalizione con la quale si è presentato con a capo Enrico Corvino.
Ad eccezione della Balena Bianca, che tra Simeone e l’ex consigliere provinciale di Forza Italia Michelangelo Madonna, sta immettendo forze fresche (di centrodestra) nell’elettorato di Natale, le altre liste non sembrano seguire pedissequamente l’indicazione. Il gruppo di Teodoro Scalzone supporterà Natale per ragioni di seggio, ma nell’altra formazione sono già in molti ad aver assicurato sostegno a Petrillo, che può contare già sul consenso leghista e sul silenzioso ma cospicuo assenso dell’elettorato pentastellato.
A fronte di questa divisione tra partiti tradizionali (pure Enricomaria Natale dirigerà il proprio consenso verso il centrosinistra) e nuove formazioni sovraniste, Renato Natale accoglie di buon grado le nuove adesioni, per provare a rimpolpare il margine sul concorrente e scongiurare quella che sarebbe una beffa, anche se in molti arrivano da esperienze storicamente lontane alla sua: “È naturale che nel turno di ballottaggio chi non ha superato il primo turno decida di votare uno dei due concorrenti, senza che questa decisione debba per forza significare accordi più o meno nascosti o chissà quale inconfessabili piani di spartizione” ha spiegato il sindaco uscente. “Tutti sanno che il sottoscritto non è mai sottostato a pressioni di qualsiasi genere e non ha mai accettato particolari scambi elettorali o di altro tipo”.