L’ANALISI. Trascinato dalla coalizione, Natale teme l’effetto Petrillo. Un migliaio di schede fa tremare pure il Pd

Casal di Principe. La saggezza dei contendenti, per fortuna, ci può portare a discutere dell’unica cosa che in questo momento dovrebbe interessare: la politica. Renato Natale e Luigi Petrillo, da politici esperti, oltre che da persone perbene, ieri a mezzo social, hanno sposato l’appello a tenere i toni bassi “tirando le orecchie” a qualche supporter che era andato troppo oltre. Bene così, a -7 dal silenzio elettorale è auspicale che gli schiamazzi, sia da smartphone che dal vivo, siano ridotti all’osso.

Casal di Principe si gioca una partita importante e soprattutto sul filo dell’equilibrio. Fino ad una settimana fa nessuno pronosticava, tra i quattro candidati, la presenza di uno in grado di giocarsela alla pari con Renato Natale, personaggio di spessore nazionale (lo stesso segretario Pd Nicola Zingaretti si è scomodato a venire a Casale per supportarlo) e sindaco uscente. Aperte le urne, invece, già dalle prime schede si è capito che l’unico competitor reale del primo cittadino era proprio Petrillo.

L’analisi del voto e l’onda emotiva dei risultati sta di fatto ribaltando il fronte: Petrillo non è visto più come l’outsider, ma come un avversario alla pari. Lo dicono i numeri. L’infermiere ha totalizzato 765 preferenze in più della sua coalizione: è lui che ha trascinato le sue due liste da un 26% onorevole a un 32% che proietta tutti verso altri orizzonti. Di concerto 467 elettori hanno votato un candidato consigliere delle due liste di Renato Natale, ma un candidato sindaco diverso dal primo cittadino in carica.

Gran parte dei voti disgiunti è finito proprio a Petrillo, non solo da Natale ma anche agli altri aspiranti sindaci. Insomma tra le 765 preferenze in più di Petrillo e i 2500 elettori dei tre esclusi dal secondo turno balla un cospicuo numero di schede. Pur tenendo conto dell’astensionismo che flagella ogni ballottaggio rispetto al primo turno, potrebbero essere almeno un migliaio le schede da mettere sul piatto della bilancia per pareggiare i conti o addirittura ribaltare il fronte.

Lo scarto tra i due sfidanti è stato di 1262: un margine non esiguo, ma nemmeno rassicurante per chi è in vantaggio. Lo sanno a Casal di Principe, lo sanno anche a Caserta dove il Pd provinciale sta chiedendo uno sforzo ulteriore nei tre Comuni al ballottaggio e in particolare nei due dove i candidati supportati dai democrat partivano da assoluti favoriti: Capua e Casal di Principe. Si sta lavorando per allontanare lo spettro di quella che potrebbe essere una autentica beffa.

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