Favori al clan, i fratelli Diana liberi dopo 4 mesi

Casapesenna. Tornano in libertà i Diana. La sesta sezione penale della corte suprema di Cassazione hanno annullato, senza rinvio, l’ordinanza cautelare per concorso esterno in associazione mafiosa per i fratelli Antonio e Nicola Diana. I due, titolari della Erreplast di Gricignano d’Aversa, erano agli arresti domiciliari dal 15 gennaio. Lo zio, Armando Diana, era già libero.

I Diana sono imprenditori del settore dei rifiuti e di trasporto. L’inchiesta copre un periodo di tempo molto lungo, affondando le radici addirittura negli anni Novanta, quando secondo la Dda i Diana avrebbero acquistato all’asta terreni in Emilia Romagna, anche grazie all’ex boss dei Casalesi Dario De Simone.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Caserta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, attraverso le dichiarazioni di numerosi collaboratori di Giustizia, ha permesso di ricostruire l’esistenza di un rapporto operativo tra il mondo dell’imprenditoria, e in particolare i soggetti destinatari della misura cautelare, e la fazione Zagaria del clan dei Casalesi. Un accordo che, secondo la Procura, avrebbe consentito agli imprenditori di godere di una protezione e di una tranquillità operativa tali da permettere agli stessi di raggiungere, nell’area territoriale di competenza del clan, una posizione imprenditoriale privilegiata.

In cambio, secondo la Dda, il clan avrebbe ottenuto dai Diana prestazioni di servizi e utilità, quali il cambio assegni e la consegna sistematica di cospicue somme di denaro.

 

Exit mobile version