Santa Maria a Vico. Era stato condannato in primo e secondo grado, R.R., 78enne di Santa Maria a Vico (zona piazza Aragona) per abusi sessuali commessi circa 4 anni fa in danno della nipotina 12enne, F.B., in occasione della ricorrenza della festa dell’Assunta di Agosto, durante la quale, secondo la contestazione dell’accusa, l’uomo avrebbe profittato di momenti in cui era solo con la ragazzina per compiere su di lei atti di libidine.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva inflitto la pena di 4 anni di reclusione, ridotta poi in Appello a 3 anni e 4 mesi.
Con tale pena, e in considerazione della tipologia e gravità del reato per cui non sono ammessi benefici o misure alternative, si sarebbero a giorni aperte le porte del carcere, ma il verdetto di ieri della terza sezione della Cassazione ha ribaltato tutto.
È stato accolto, infatti, il ricorso dei legali dell’uomo, avvocati Raffaele Carfora e Carlo Madonna, con cui si chiedeva il riconoscimento della circostanza attenuante speciale della minore gravità del fatto, capace di ridimensionare ulteriormente e drasticamente la pena, ed è stata di conseguenza annullata la sentenza di condanna con rinvio per un nuovo giudizio dinanzi ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli cui prossimamente saranno ritrasmessi gli atti da Roma.
L’imputato ha affrontato il processo a piede libero.