Famiglia difende Emilio: “Non è un mostro, è legittima difesa”. La ricostruzione

Casal di Principe. Nelle prossime ore potrebbero esserci delle novità importanti sulla vicenda di Emilio Di Puorto, il 29enne di Casal di Principe arrestato in Spagna per la rissa che ha ridotto in coma un ragazzo. Il console italiano spiegherà a breve la posizione dell’unico dei quattro fermati ancora in cella, insieme all’avvocato che segue il caso, Emilio Di Puorto, peraltro zio del ragazzo.

E’ stato proprio lui già ieri ad anticipare la posizione difensiva e della famiglia: “Emilio non è un mostro come è stato scritto dai social. Invocheremo la legittima difesa e l’alterazione psicofisica per effetto dell’alcol” ha detto all’Adnkronos.

Il ragazzo ferito è uscito dal coma ma resta ricoverato: da quanto emerso tre giorni prima di quella rissa era stato scarcerato dopo essere stato protagonista di un altro episodio simile. Ricostruite dalla difesa anche le diverse fasi della zuffa: “Il primo tempo della rissa è stato nel locale, quando un gruppo di spagnoli tra cui il giovane che poi rimarrà ferito, è  stato cacciato dalla discoteca perché alcuni di loro avevano litigato con gli italiani. Lo hanno testimoniato pure i buttafuori. Poi quando la notte gli italiani, compreso mio nipote, sono usciti dal locale, il gruppo di spagnoli li ha attesi al varco. Emilio ha preso a calci la vittima perché il ragazzo aveva prima colpito gravemente sia lui che l’amico Dario Bordoni. Quindi appena si è ripreso dal pugno si è difeso e gli ha sferrato il calcio. Chi ha fatto il video con il telefonino purtroppo ha ripreso solo il gesto finale di Emilio non quello precedente”.

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