Assalto all’area di servizio, baby gang torna in libertà

Marcianise/Portico/Capodrise. A quaranta giorni dall’assalto sono tornati in libertà i tre ragazzi fermati dalla polizia dopo l’assalto all’area di servizio di San Nicola la Strada sull’A1. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha revocato la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Marcello Lettucci di Capodrise, Marco Di Gennaro di Portico di Caserta e Antonio Rendola di Marcianise, tutti con età compresa tra i 21 e i 19 anni.

I tre furono fermati a Recale per tentata rapina aggravata: è contestato l’assalto all’area di servizio “Sarni Oil” ubicata lungo l’autostrada A1, direzione sud, a San Nicola la Strada. Il benzinaio in servizio notturno aveva notato almeno tre individui, travisati da passamontagna di colore grigio, nascosti dietro un cassonetto dei rifiuti e, temendo una rapina, si era rifugiato all’interno del bar, allertando il Centro Operativo Autostradale di Napoli che inviava una pattuglia ed informava contemporaneamente gli uffici territoriali di polizia, fra i quali appunto il Commissariato di P.S. di Marcianise.

 

L’equipaggio della “volante”, sulla scorta delle prime sommarie indicazioni, indirizzava le ricerche nella zona fra i comuni di San Nicola la Strada, Capodrise e Recale, dove sono presenti alcuni passaggi che consentono di raggiungere furtivamente a piedi la suddetta area di servizio. Proprio in tale zona, in via Galvai a Recale, i poliziotti notavano una vettura sospetta con 5 persone a bordo, a cui veniva immediatamente intimato l’alt.

 

Il controllo degli occupanti, tutti con precedenti per reati contro il patrimonio, induceva i poliziotti ad effettuare una perquisizione all’automezzo che consentiva di rinvenire un passamontagna e due paia di guanti. Inoltre, la visione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza del distributore, inviate dal personale della Polizia Stradale giunto nel frattempo sul posto, permetteva di rilevare che i tre assalitori calzavano passamontagna della stessa particolare foggia di quello rinvenuto sull’auto dei sospetti, cioè ricavato tagliando le “gambe” di una tuta felpata di colore grigio. Poi, ripercorrendo l’itinerario che l’auto sospetta aveva verosimilmente seguito, i poliziotti operanti, fra i cespugli, rinvenivano 2 coltelli da cucina, una pistola, poi risultata una credibile replica di una semiautomatica Beretta del tipo in uso alle forze di polizia, un secondo passamontagna ed una felpa, dello stesso colore e tipo indossato da uno dei rapinatori ripreso dalle telecamere. I tre giovani, una volta fermati, avevano scagionato autista e passeggero anteriore, affermando che gli avevano dato solo un passaggio. Questi ultimi due, difesi dagli avvocati Giuseppe Foglia e Nello Sgambato, furono denunciati a piede libero.

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