Cervino. L’avvocato Giovanni De Lucia risponde a Gennaro Red Piscitelli dopo le parole di quest’ultimo in merito al confronto tra i candidati a sindaco.
Voglio ricordare a Gennaro Piscitelli di Forza Cervino che il confronto tra i candidati a sindaco di entrambi gli schieramenti è l’espressione più alta di democrazia perché è grazie al confronto che gli elettori possono valutare i programmi amministrativi, le modalità, i tempi, le risorse per l’ esecuzione di determinati progetti, possono valutare le competenze e l’esperienza dei singoli candidati alla carica di sindaco.
Ci tengo a sottolineare che il confronto si può fare ovunque, in un ambiente chiuso, in un bar, in una sede di un quotidiano perché il voto a cui sono chiamati i nostri cittadini deve essere una libera manifestazione di volontà e non il frutto di coercizioni o di minacce a cui vengono sottoposti gli elettori in questi giorni.
Credo che tu caro Gennaro non sei il Messia dove corrono le persone bensì un uomo che, folgorato sulla strada di Damasco, sei stato candidato a sindaco a 2 giorni dalla presentazione delle liste, sei stato catapultato dalla sera alla mattina abbracciando un programma politico alla cui stesura non hai neanche partecipato, un programma che non è tuo ma di altri pseudopolitici a cui serviva il “bamboccio, il burattino” di turno da gestire per i loro….Probabilmente non sapresti neanche cosa rispondere in un confronto dal momento che i discorsi (di qualche minuto) da tenere nei comizi te li preparano.
Ti rammento che 2 giorni prima della presentazione delle liste avevi preso accordi con Giuseppe Vinciguerra e che in quella coalizione avresti fatto il vicesindaco ma tu accecato dalla frenesia di fare il sindaco a tutti i costi hai abbandonato quel gruppo e ora sei espressione dei più vili voltagabbana dei nostri tempi. Svegliati da questo sogno, il sottoscritto non scappa e non è mai scappato , ha sempre affrontato le situazioni a testa alta, sei tu “un coniglio che scappa”perché hai paura del confronto dal quale potrebbe emergere solo la tua pochezza politica, la tua limitata competenza nel campo amministrativo, la tua incapacità di fare un discorso tuo personale se non quello fatto da altri perché ti conosciamo bene tutti, quella nota ufficiale lanciata su edizione Caserta non è frutto del tuo sacco e poi dovresti spiegare alla gente come si può candidare a sindaco un cittadino che ha ricevuto un’ordinanza di demolizione di un suo fabbricato abusivo n.1 del 29/1/18 prot. 483? Quindi tu sei il classico cittadino che vede “la pagliuzza nell’occhio degli altri ma non vede la trave nel suo”.