Salta il tentativo di comizio ai Vigliotti, arrivano pure i vigili

Bagarre ai Vigliotti. Annullato il tentativo del candidato Marco Sardella di effettuare una specie di comizio in via Tavernole.

Sono arrivati anche i vigili urbani a far smobilitare il gazebo.

Sardella si poteva organizzare meglio magari con un aperitivo al bar della zona. Anche se sostiene che proprio all’inizio aveva avuto il placet.

Pare che in prima battuta abbia occupato lo spazio di proprietà di Angelo De Rosa, che era candidato nelle liste di Nuzzo. L’imprenditore gli ha chiesto di smobilitare dalla sua proprietà  il gazebo e una specie di palco. Poi si è messo in strada nei pressi del trivio ed i vigili lo hanno fatto smobilitare.

Si doveva organizzare meglio, poteva evitare questa cosa.

Ecco cosa ha detto Sardella dopo in un post:

Volevo condividere con voi i motivi dell’annullamento dell’evento di stasera organizzato in via tavernola. Era un evento di ascolto del territorio e serviva a trasmettere la voglia di stare vicino agli abitanti della zona. Una zona che ha bisogno di ascolto. Da molto tempo ci sono problematiche che sono rimaste irrisolte. Problemi che turbano la serenità degli abitanti del territorio che ospita gran parte della mia famiglia e molti amici.

 

C’è la questione della viabilità, del vallone e non solo. Ci sono persone che vorrebbero ribellarsi a tante abitudini che sono causa dei loro malumori. Ma è anche una zona in cui ci sono interessi economici, aziende e lavoro. Ma anche amicizie e conoscenza.
È proprio per questo che a volte è così difficile far rispettare le regole. Perché chiedere i propri diritti sembra tramutarsi in un torto personale, fatto ad un amico, un conoscente.
Proprio sulla scorta di questo rapporto così amichevole che abbiamo chiesto e ottenuto la possibilità di organizzare l’evento. Senza troppe formalità oltre a quelle previste dalla legge.

 

P
Ahimè, non sempre le cose vanno come previsto. Mentre organizzavano l’evento abbiamo ricevuto delle opposizioni e delle rimostranze (cordiali e legittime) sicuramente molto lontane dalla disponibilità che ci era stata promessa.

 

Facendola breve, mutate le condizioni organizzate non era possibile più svolgere l’evento nelle regole è abbiamo preferito annullare la serata.
Ora vi lascio con una mia riflessione. L’obbligo che sentiamo nello stomaco perché dobbiamo ricambiare un amico, un parente o un compagno è un cancro della nostra società che crea, spesso, danni irreversibili alla nostra collettività. Ogni volta che cediamo un centimetro sui nostri diritti, ogni volta che deroghiamo alle nostre regole morali andiamo ad alimentare un mostro che prima o poi ci presenterà il conto. Chi se ne rende conto sarà artefice del costruzione del suo futuro. Chi ignora questa realtà sarà sempre colpevole dei suoi mali.
Mai come oggi #cambiamente.

 

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