Prima udienza in Appello per l’omicidio Piscitelli: ecco cosa cambia

Cervino. Oggi l’udienza presso la Corte d’Assise di Appello del tribunale di Napoli relativa all’omicidio del sindaco di Cervino, Giovanni Piscitelli, avvenuto il 28 febbraio 2008, in località ‘Lebbrosi’, Durazzano, al confine con Cervino.

L’appello presentato dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, vede come unico imputato Pietro Esposito Acanfora, ingegnere e responsabile oggi come allora dell’ufficio tecnico.

Per lo sciopero dei penalisti il processo è stato rinviato al prossimo 30 maggio, quindi solo 3 settimane e si andrà in un’aula. La novità è rappresentata, così come ha detto il procuratore generale, dal fatto che verranno riascoltati i testimoni chiave del processo di primo grado e il tutto sarà calendarizzato a partire dal 30.

In aula era presente l’avvocato difensore di Acanfora, Trombetti e quelli della parte civile, Renato Jappelli e Raffaele Carfora. Per il Comune, a sua volta parte civile, non c’era nessuno

 

 

La pista resta quella  compresa nello scenario di Cervino, l’ipotesi dei fattori esterni è diventata labile e impercorribile.

 

Nell’ordinanza, le cui indagini sono state seguite dal pm, all’inizio c’è un passaggio nel quale il collaboratore di giustizia del clan dei Casalesi, Oreste Spagnuolo, esclude qualsiasi tipo di coinvolgimento della malavita in questo omicidio: “Dovete cercarli a Cervino”

A rafforzare in maniera definitiva questa argomentazione è stato e il collaboratore di giustizia Antonio Farina, alias ‘o Biondo di Maddaloni, che fu reggente del clan in questo territorio.

Anche Farina, sentito su un eventuale coinvolgimento o partecipazione del clan su questo delitto, ha di fatto escluso ogni legame. Ed è certo che a partecipare a questo omicidio vi siano state più di due persone. Così come sembra emergere, dall’ordinanza, che chi ha agito non voleva inizialmente sopprimere la vita del sindaco, ma evidentemente solo spaventarlo. Insomma chi ha agito è andato oltre le sue intenzioni.

 

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