Casal di Principe. C’era molto attesa questa mattina per l’udienza fissata davanti al gup De Bellis del tribunale di Napoli. Sul tavolo c’erano infatti ben 12 richieste di rinvio a giudizio avanzate dal pm della Dda di Napoli Alessandro D’Alessio che ha condotto l’inchiesta sulla piattaforma illegale per il poker online, la Dollapoker che garantiva elevati profitti e i cui guadagni finivano, in parte, anche nelle mani di persone vicine al clan.
L’udienza preliminare però è saltata per un difetto di notifica che ha fatto slittare il primo e parziale verdetto sugli indagati all’inizio di luglio, quando il gup dovrà decidere se rinviare a giudizio gli indagati o scegliere il proscioglimento dalle accuse mosse. Tra le ipotesi di reato configurate dalla Procura Antimafia c’è quella di concorso esterno in associazione mafiosa.
Gli indagati sono residenti a Trentola Ducenta, Casal di Principe, Castel Volturno, Villa Literno, Aversa e San Cipriano. In alcuni casi si tratta di imprenditori o comunque persone impegnate nel settore, tra i quali Antimo Verde, Massimo Turco, Renato Grassi, Luigi Tancredi, Francesco Grasso, Angelo Russo, Mario Russo,Nicola Garofano, Federico Catena, Vittorio Alfiero, Massimo Di Caterino, Ciro Salzillo. A svelare il meccanismo è stato il collaboratore di giustizia di Villa di Briano Attilio Pellegrino, ex esponente di spicco del clan Zagaria. Nel collegio difensivo gli avvocati Mario Griffo, Giuseppe Stellato e Luigi Di Monaco.