Casal di Principe/S. Maria C.V./Macerata Campania. Si è concluso con sei condanne il procedimento di primo grado per un’estorsione aggravata dalla finalità mafiosa. Alla sbarra c’erano Carlo Bianco (Casal di Principe) Giovanni Garofalo (Casapesenna); Paolo Natale (Macerata Campania – frazione Caturano); Francesco Perna (Santa Maria Capua Vetere); Tommaso Tirozzi (Frignano), oltre al collaboratore di giustizia Attilio Pellegrino.
Il tribunale ha inflitto 10 anni ciascuno a Paolo Bianco e Giovanni Garofalo, 9 anni e 4 mesi a Francesco Perna, 9 anni a Tommaso Pirozzi, 7 anni a Paolo Natale e 6 mesi appena al pentito Pellegrino, per la continuazione con un’altra sentenza. Nel collegio difensivo gli avvocati Paolo Caterino e Angelo Raucci.
Gli imputati erano accusati di essere intervenuti per recuperare una somma di denaro che un cliente doveva al suo fornitore. L’ipotesi di reato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli è quella di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Bianco e Garofalo sono ritenuti i mandanti; Perna, Natale e Tirozzi gli esecutori materiali per aver costretto la vittima di consegnare la somma di 7500 euro. Secondo l’indagine il cliente aveva ricevuto dall’imprenditore Iorio una fornitura di legno di scarsa qualità (fatto per il quale aveva dovuto risarcire i suoi clienti e dal quale era derivato un danno nei suoi confronti di circa 25mila euro).
In conseguenza di tale esborso la vittima aveva contattato il suo fornitore comunicandogli che non avrebbe saldato il suo debito per la per la fornitura di legno. Iorio, però, secondo la Procura, anzichè chiamare l’autorità giudiziaria per il recupero del credito vantato, si era rivolto a Natale, suo dipendente, affinchè facesse intervenire il clan per il recupero del credito. Sul posto si sarebbero presentati, secondo l’accusa, su mandato dei ras del gruppo Carlo Bianco, Giovanni Garofalo e Attilio Pellegrino, lo stesso Natale, Tirozzi e Perna riuscirono a farsi consegnare la somma di 7500 euro.