Acerra. Superga, 4 maggio 1949. Un momento impresso per sempre nella storia d’Italia e che anche 70 anni dopo fa venire la pelle d’oca a chi quei nomi leggendari li ha visti solo su libri e sbiadite da immagini di cinegiornale. Un ricordo, quello del Grande Torino, che è più vivo che mai ad Acerra, dove gli Immortali giocarono una partita amichevole contro la locale squadra prima della gara di campionato col Napoli.
Da quel giorno, 17 dicembre 1947, il granata donato da Valentino Mazzola e compagni ai ragazzi dell’Acerrana, diventerà il colore ufficiale dello sport locale, oltre che della squadra cittadina. Di quella amichevole è rimasto l’eco leggendario e poco altro: la targa installata nel vecchio “Comunale” di via Manzoni è ancora presente, ma fa capolino in un impianto che non è più uno stadio e non è ancora la villa cittadina voluta dall’amministrazione locale.
Per mantenere vivo il ricordo del passaggio degli Immortali l’esponente di Fratelli d’Italia Raffaele Barbato ha colto l’occasione del settantesimo anniversario della sciagura di Superga per chiedere che venga intitolata al Grande Torino almeno una strada o una piazza della città. “In tante città italiana, ma anche in Campania, ci sono impianti e strade dedicate alle vittime di Superga e ai campionati granata – spiega Barbato – Appare paradossale che proprio Acerra, tra le poche realtà ad aver avuto l’onore di ospitarli, non li omaggi. Sarebbe anche un modo per ridare dignità alla targa in loro memoria che giace in uno stadio “Comunale” che ormai tale non è più”.
In attesa della riapertura di un campo di calcio in città (il rinnovato Arcoleo), l’unico modo possibile per riannodare il filo della memoria granata, che da sempre unisce il popolo acerrano, facendolo sentire piccola parte di una leggenda eterna, quella del Grande Torino.