Insulti sessisti contro Pina Picierno per la sua iniziativa di crowdfunding. E lei: “Li denuncio tutti”

Caserta. Dopo l’avvio della raccolta fondi per sostenere la sua campagna elettorale, Pina Picierno è diventata il bersaglio preferito di insulti ed offese sessiste che il popolo del web le ha elargito senza troppi peli sulla lingua. Il motivo scatenante è stata proprio la possibilità data dall’esponente Dem, tramite una donazione di 100 o 500 euro, di finanziare la sua campagna elettorale con un caffè o una cena. C’è chi dice (e a scrivere è una donna): “E per una notte d’amore quanto?”. Un altro utente: “Un po’ cara per una escort”. Altri commenti sono decisamente irriferibili. L’europarlamentare ha quindi commentato con un post pubblicato sulla sua pagina facebook la valanga di insulti che le sono piombati addosso, promettendo di denunciare gli autori dei commenti sessisti: “Sento il dovere di denunciare. Lo farò con la polizia postale e chiederò un intervento anche di Facebook nei confronti di questi utenti. Lo farò a tutela di tutte le donne minacciate e insultate. Perché questo clima è intollerabile.”

 

 

 

La denuncia dell’europarlamentare

 

“Non avendo altri argomenti su cui attaccarmi – ha scritto la Picierno sulla sua pagina Facebook – qualcuno ha pensato di potermi colpire sulla mia iniziativa di crowdfunding. Facendo una lettura vergognosa e sessista della mia semplice e trasparente iniziativa per raccogliere piccoli contributi per la campagna elettorale. Una campagna che, preciso, mi pago da sola. Io non ho e NON VOGLIO gruppi di potere che mi finanzino. Ho chiesto il supporto di chi crede nel valore delle mie idee e sposa le mie battaglie. Piccoli contributi simbolici dal basso. Come si fa in tutto il mondo. Come fanno tutti i politici che non vogliono padroni e che hanno a cuore solo l’interesse comune dei cittadini.
Ma da noi, tutto questo diventa sporco.
E allora battute e battutine sessiste, anche da parte di donne.”

Il commento di Viglione

Non sono mancati neanche i commenti da parte delle varie fazioni politiche. “Nientedimeno, 100 euro per un caffè? – ha scritto Viglione, consigliere regionale del M5s – Chissà cosa staranno pensando quelli a cui veniva raccontato proprio dalla Picierno che con 80 euro ci si poteva fare la spesa per due settimane. Pina, avresti il coraggio di privare la gente di questa possibilità? Mah! Ragazzi, ci vediamo in giro per la campagna elettorale, e il caffè ve lo offriamo noi”.

 

 

 

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