SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Ancora il monumento ai caduti della Grande Guerra in piazza Matteotti, preso di mira dai soliti vandali e delinquenti che, a pezzo a pezzo, stanno portando via i fregi in bronzo della magnifica opera realizzata alla fine degli anni venti del secolo scorso.
Ogni giorno che si passa davanti al monumento, ci si accorge che manca un altro fregio in bronzo. Alcuni sono stati recuperati, ma altri hanno preso il volo unitamente ai ladri che da un poco di tempo hanno preso di mira i monumenti della città. Miglior sorte non ha avuto il monumento ai quattro fratelli De Simone di via Sirtori che porta ancora i segni di un maldestro tentativo di furto dei gladi in bronzo che nessuno si è premurato di ripristinare e a riportare al loro posto. Anche per il monumento nella villa comunale le cose non vanno meglio.
Qui, addirittura oltre alle lettere in bronzo, sono scomparsi anche alcuni marmi della balaustra che circonda la base del monumento. Cose incredibili che in una città civile e più accorta non sarebbero mai accadute.
Ora si sta cercando di abbellire la città con nuovi arredi urbani, ma è il patrimonio esistente che preoccupa nel senso che di questo passo fra qualche anno tutto ciò che i nostri padri ci hanno consegnato con amore e sacrificio andrà perduto o irrimediabilmente compromesso.
Una maggiore vigilanza, una conservazione del patrimonio più accurata ed intelligente, potrebbero contribuire a consegnare la città alle nuove generazioni con un patrimonio di arte e di storia ben preservato ed abbellito. Diceva il poeta: chi non rispetta il passato, non avrà futuro. E sembra essere proprio il caso della città del foro. O no ?