Pomigliano. É cominciato da poco l’incontro nella sede provinciale dell’Inps di Napoli con i compagni di lavoro di Mimmo Mignano, l’ex operaio Fca che da quattro notti è sul campanile della basilica della chiesa del Carmine a Napoli insieme con un compagno di lavoro, Marco Cusano. La richiesta dei compagni di Mignano, aderenti ai Cobas, è quella di una deroga generalizzata che consenta l’accesso a reddito di cittadinanza “per tutti gli operai che hanno perso il lavoro negli ultimi mesi”. L’Inps avrebbe dato disponibilità ad accogliere una istanza dei soli cinque operai licenziati dalla Fca per aver esposto un manichino impiccato con il volto dell’ex ad Marchionne.
Hanno trascorso la quarta notte sul campanile della chiesa del Carmine i due operai che chiedono una revisione delle norme sul reddito di cittadinanza, per venire incontro al problema di chi, avendo perso il lavoro negli ultimi sedici mesi, risulta ancora titolare di un Isee elevato, visto che per la pratica si fa riferimento ai redditi percepiti nel 2017 e certificati dal Cud 2018.
I due, Mimmo Mignano e Marco Cusano, si sono arrampicati sul campanile nella notte tra venerdì e sabato e da allora sono lì, malgrado vento e pioggia. Non è servita a farli scendere la telefonata ricevuta sabato dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che annunciava una soluzione per il caso relativo a loro due e ad altri tre operai, tutti e cinque licenziati dalla Fca di Pomigliano dopo aver esposto un manichino impiccato con le sembianze di Marchionne.
“Non chiediamo una deroga ad personam ma una revisione delle norme sul reddito di cittadinanza che riguardi tutti coloro che hanno perso il lavoro negli ultimi mesi”, dicono. Oggi alle 16 si terrà alla direzione Inps di Napoli l’incontro promesso da Tridico con i tre licenziati di Pomigliano. I Cobas terranno un presidio all’esterno dell’istituto invocando un intervento complessivo per affrontare il problema.