Maddaloni. Un volto pulito, una voce ormai inconfondibile, una persona di cui certamente si sentirà la mancanza. Stamattina Lello Nuzzo è volato in cielo per raggiungere l’adorata moglie, scomparsa nei mesi scorsi. Tecnico del centro di produzione del Villaggio dei Ragazzi e speaker di Maddaloni International e New Radio Network, era da sempre un punto di riferimento per gli appassionati non solo in città. Lascia quattro figli.
La notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro della città e dei social dove tantissimi lo stanno ricordando con messaggi affettuosi. Tra i più struggenti quello del collega Vincenzo Lombardi: “i mancherai tantissimo. Come possono mancare poche persone nella vita. Quattro, cinque al massimo. Tu sarai una di quelle. Caro Lello, “la vita non è giusta come vorremmo noi”. Con te poi è stata brutale e spietata. Feroce e accanitamente irrazionale. L’esatto contrario di come tu l’hai vissuta: sempre con il sorriso, l’educazione e una generosità spropositata. Eri tra le pochissime mie certezze. Sempre presente quando avevo bisogno e le difficoltà sembravano insormontabili. “Quando un cuore senza un pezzo il suo ritmo perderà”… proprio te che il ritmo lo avevi nel sangue con la tua amata musica, compagna di tutti i tuoi giorni. ”
“Per venti anni abbiamo condiviso tutto. Con passione ed impegno abbiamo creato il primo ed inimitabile Centro Produzione Audiovisivi della “Fondazione Villaggio dei Ragazzi”. Anzi…fosti proprio tu a farmi entrare in una delle tante intuizioni lungimiranti di Don Salvatore D’Angelo. Un laboratorio tecnico/giornalistico capace di realizzare un prodotto finito e completo. Era la metà degli anni Novanta. Abbiamo confezionato centinaia di servizi e trascorso migliaia di ore insieme in sala montaggio. Con te se ne va una parte della mia vita legata a ricordi bellissimi ed indelebili. Il tempo non potrà mai cancellare un dolore così ingiusto. Veglia sempre sui tuoi meravigliosi figli che non dovranno mai dimenticare di aver avuto un papà straordinario e dal cuore enorme. Ciao Lello… “il giorno di dolore che uno ha”…”