Sparatoria nella Valle, 2 sanfeliciani uccisi fuori al bar. Omicida si costituisce. TUTTE LE FOTO

Aggiornamento ore 23,10. I carabinieri di Montesarchio hanno visionato le telecamere di videosorveglianza del Comune. Dalle prime indiscrezioni è emerso che Morgillo ed il genero erano in giro da un’oretta a bordo di una Ford Focus. Secondo quanto si sussurra in paese stavano cercando proprio Franco D’Angelo, con il quale c’erano oramai i noti precedenti, anche la domenica prima avevano litigato.

L’incontro c’è stato in piazza Galilei verso le 16 e 30, D’Angelo, venditore ambulante, era andato al bar a prendere il caffè, o comunque si trovava in quella piazza.

L’uomo di Durazzano entra nel furgone e davanti a se vede la Ford Focus con a bordo suocero e genero, che di fatto gli bloccano il passaggio (SI VEDE ANCHE NELLA NOSTRA FOTO). A quel punto vistosi quasi circondato,  ha preso il fucile a canne mozze che aveva nel furgone e ha sparato ammazzando entrambi. Gennaro non era in macchina con loro, probabilmente era su altra auto e si trovava nelle vicinanze. Comunque ci sono delle persone che hanno visto tutto.

 

I carabinieri hanno sequestrato la macchina Ford Focus sulla quale erano giunti i sanfeliciani,  il furgone di D’Angelo e un altro furgone rosa parcheggiato vicino. I rilievi sul luogo della tragedia sono terminati. Le salme di Morgillo e del genero sono state portate all’istituto di medicina legale di Benevento.

i corpi di andrea romano e mario morgillo coperti in piazza

AGG. Continuano i rilievi dei carabinieri in piazza Galilei a Durazzano. Le ricerche si sono spostate della scuola adiacente la piazza in un terreno, dove con le torce ed il supporto di un faro si sta cercando qualcosa.

Tantissime ancora le persone in piazza.

AGG. C’è grande tensione a Durazzano dopo quanto è accaduto nel pomeriggio. Nella piazza si sentono le urla dei familiari di Morgillo e Romano, completamente distrutti dalla tragedia. A Durazzano è arrivata anche la figlia di Mario, Carolina, direttamente dalla zona pontina dove vive. La persona scampata all’agguato, Gennaro Morgillo, pare sia rimasta ferita, ma non da colpi di fucile, probabilmente nel sottrarsi alla furia di D’Angelo sarà caduto. Una delle vittime è stata centrata al petto. E’ probabile, ma non confermato, che qualcuno abbia potuto vedere qualcosa. Ora l’uomo che avrebbe sparato è sotto interrogatorio nella caserma dei militari dove viene ascoltato dal sostituto procuratore della Repubblica di Benevento. Intanto l’intero paese è sotto choc e subito sul posto del delitto sono accorsi diversi cittadini. “E’ un episodio – commenta il sindaco di Durazzano, Alessandro Crisci – che lascia sgomenti sia noi amministratori ma, soprattutto, tutta la nostra comunità, non abituata a fatti di cronaca di questo tipo”.

Il primo episodio da cui ha avuto origine tutto questo fu un incidente stradale avvenuto tra D’Angelo e Morgillo Gennaro a Santa Maria a Vico, più di un anno fa.

(SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI).

AGG. Si chiama D’Angelo, l’uomo sui sessant’anni che ha ucciso Mario Morgillo e Andrea Romano, rispettivamente suocero e genero, entrambi di Cancello Scalo. Le liti tra il durazzanese e la famiglia di Cancello erano cominciate circa un anno fa in seguito ad un sinistro stradale con Gennaro Morgillo, sorvegliato speciale figlio di Mario. Si erano anche denunciati a vicenda. Poi di recente c’era stata una lite sempre tra lui e Gennaro e pare che uno dei sia stato ferito da una bottigliata.

Oggi l’epilogo. Dopo il pranzo domenicale Gennaro, Mario e Andrea Romano si erano recati a prendere un caffè al bar e dopo essere usciti dall’attività commerciale si sono ritrovati di fronte il D’Angelo.

L’uomo è sceso da un furgone e ha cominciato a sparare contro i tre. Gennaro è riuscito a ripararsi, mentre il cognato ed il padre sono morti sotto i colpi dell’autore del raid, il quale poi si è costituito ai carabinieri. Andrea lascia moglie e 3 figli.

i corpi di andrea romano e mario morgillo coperti in piazza

AGGIORNAMENTO. Dalle prime indiscrezioni sembra essere stata una lite con una persona che abitava in zona. L’omicida ha sparato con un fucile, uccidendo Morgillo ed un’altra persona sempre di San Felice a Cancello.

L’omicida si è costituito ai carabinieri di Sant’Agata dei Goti. L’altra vittima è Andrea Romano, sempre di San Felice a Cancello, genero di Morgillo, il marito di Pina Morgillo. Tra lo sparatore e la famiglia Morgillo c’era stato un precedente episodio, un incidente con tamponamento e degli screzi, culminati oggi pomeriggio con un’aggressione a cui è seguita la reazione dell’uomo che ha impugnato il fucile scendendo da un furgone. Andrea Romano era un camionista, aveva 48 anni.

 

 

Il primo lancio

Valle di Suessola. Momenti di terrore pochi minuti davanti a un bar di Durazzano. La zona di piazza Galilei, nel centro del comune sannita alle porte della Valle di Suessola e al confine con il territorio comunale di Cervino, è stata teatro di un terribile fatto di sangue. Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi all’indirizzo di due persone presenti all’esterno del locale.

Entrambe sono cadute sotto i colpi. Una delle due vittime è Mario Morgillo, 68enne, originario della frazione Cancello Scalo di San Felice a Cancello e pregiudicato. Non si conosce ancora l’identità dell’altra vittima. Dalle prime informazioni pare che insieme a Morgillo ci fosse anche una terza persone che è però riuscita a scappare. Sulla tragedia indagano i carabinieri della Compagnia di Montesarchio: al momento tra le ipotesi prese in considerazioni c’è quella di una lite sfociata nel sangue.

Il figlio di Morgillo, Gennaro Morgillo è residente proprio lì vicino, è un sorvegliato speciale ed il padre era andato a trovarlo.

Nel settembre 2018 proprio Gennaro Morgillo fu vittima di un raid, gli fecero saltare in aria la macchina nella zona del parco De Lucia di Santa Maria a Vico.

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