Omicidio Piscitelli, fissata dopo anni l’udienza alla Corte d’Appello

Cervino. Dopo anni di attesa è stata fissata presso la Corte d’Assise di Appello del tribunale di Napoli l’udienza relativa all’omicidio del sindaco di Cervino, Giovanni Piscitelli, avvenuto il 28 febbraio 2008, in località ‘Lebbrosi’, Durazzano, al confine con Cervino.

La data è quella del prossimo 9 maggio. Si tratta dell’appello presentato dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per l’allora imputato Pietro Esposito Acanfora, ingegnere e responsabile oggi come allora dell’ufficio tecnico.

 

L’INGEGNERE E’ L’UNICO IMPUTATO

Il 46enne ingegnere originario di San Marco Evangelista è l’unico imputato. Il pm per questo processo il procuratore generale della Corte D’Assise Cilenti, mentre il giudice sarà il presidente Mastursi

 

 

La pista resta quella  compresa nello scenario di Cervino, l’ipotesi dei fattori esterni è diventata labile e impercorribile.

 

Nell’ordinanza, le cui indagini sono state seguite dal pm, all’inizio c’è un passaggio nel quale il collaboratore di giustizia del clan dei Casalesi, Oreste Spagnuolo, esclude qualsiasi tipo di coinvolgimento della malavita in questo omicidio: “Dovete cercarli a Cervino”

A rafforzare in maniera definitiva questa argomentazione è stato e il collaboratore di giustizia Antonio Farina, alias ‘o Biondo di Maddaloni, che fu reggente del clan in questo territorio.

Anche Farina, sentito su un eventuale coinvolgimento o partecipazione del clan su questo delitto, ha di fatto escluso ogni legame. Ed è certo che a partecipare a questo omicidio vi siano state più di due persone. Così come sembra emergere, dall’ordinanza, che chi ha agito non voleva inizialmente sopprimere la vita del sindaco, ma evidentemente solo spaventarlo. Insomma chi ha agito è andato oltre le sue intenzioni.

Non è affatto da escludere che un processo del genere possa influire anche sulla prossima campagna elettorale per le amministrative a Cervino.

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