SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). “Delitto a Campo Sorbo”: questo il logo del sit in organizzato dai residenti del rione Campo Sorbo ubicato ai confini con il comune di san Tammaro e che versa in uno stato di completo abbandono da oltre 40 anni. “Quello che sta accadendo ancora oggi nel famigerato Campo Sorbo – scrivono gli abitanti del rione – è un vero “delitto sociale”, infatti sono stati pagati 600 milioni delle vecchie lire per condoni ed oneri di urbanizzazione, ma nulla è stato fatto.
Nel 2015 l’amministrazione Di Muro approvava all’unanimità una delibera di consiglio comunale (ispirata dal defunto architetto Alfredo Di Patria ndr) dove era prevista l’acquisizione al patrimonio comunale delle aree cedute a titolo gratuito dai residenti per le necessarie infrastrutture. Delibera che veniva confermata e finanziata dal commissario prefettizio. Con l’elezione del sindaco Mirra non solo la volontà del precedente consiglio comunale è stata disattesa, ma le ripetute sollecitazioni – conclude il documento diffuso dai residenti – hanno ricevuto solo vane promesse e nulla più. A chi dobbiamo rivolgerci ?”
Questa vicenda viene da molto lontano, da decenni di promesse, di incontri, di sollecitazioni, ma nessuna amministrazione ha voluto metterci le mani. E intanto Campo Sorbo sembra un rione di Bagdad, con fossi, senza luce e con alcuni servizi quanto mai precari e nessuno vuole sembra interessarsi più di tanto al problema che riveste numerosi aspetti di carattere tecnico ed amministrativo, ma anche di natura finanziaria.
All’iniziativa dei cittadini di Campo Sorbo hanno dato la loro adesione i consiglieri di opposizione, Mariella Lonardo Uccella e Gabriella Santillo, il presidente del consiglio comunale di San Tammaro, Teresa Santillo, i consiglieri di opposizione del movimento 5 Stelle, Silvia Cauli e Angelo Alfano, l’ex consigliere comunale, Rosario Graziano, Enzo Della Valle del Movimento delle Libertà, Forza Nuova di Franco Cristillo, mentre fra gli organizzatori spiccano, l’ex assessore Carmine Munno del Movimento Idea Sociale e il movimento Noi sammaritani di Roberto Finelli.