Katia Tondi, la telefonata di Emilio in lacrime che spiazza tutti. GUARDA IL VIDEO

San Tammaro/Santa Maria Capua Vetere. Emilio in lacrime, distrutto da ciò che ha appena visto. E poi quella frase, sussurrata al punto che la Procura ha disposto una nuova perizia fonetica. Momento chiave nel processo sulla morte di Katia Tondi, la giovane madre trovata morta nel luglio 2013 nella sua abitazione di Parco Laurus a San Tammaro.

Nella puntata di ieri di Quarto Grado è stata di nuovo mostrata la telefonata nella quale Emilio, chiamando il 118, sembrerebbe dire “Sono stato io”, non si sa in riferimento però a cosa. Ascoltato nell’ultima udienza l’uomo, unico imputato per omicidio, ha negato di aver detto quella frase, ma il tribunale ha disposto una nuova perizia fonetica con un’amplificazione della voce di Lavoretano.

 

LA VERSIONE DEL MARITO

 

“L’ho trovata che era già morta” raccontò il marito della donna agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Caserta intervenuti nell’abitazione della coppia. L’uomo affermò di essere uscito poco prima delle 19, quando la moglie era ancora viva, di essere rincasato intorno alle 20, e di aver rinvenuto il corpo della moglie accasciato vicino alla porta di casa; a conferma del suo alibi consegnò anche uno scontrino della spesa, e fu inizialmente creduto.

Ma le discrepanze sull’orario della morte della donna emersero già con la prima perizia eseguita dal medico-legale incaricato dalla Procura, secondo cui la Tondi sarebbe stata uccisa tra la 14 e le 16, orario in cui Lavoretano non era presente in casa in quanto a lavoro (era dipendente presso un’officina di cambio gomme), mentre la 31enne in quell’arco temporale era in compagnia della madre.

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