Coniugi uccisi, colpo di scena: confessione incastra i due boss. Gli altri si salvano

Marcianise. Colpo di scena nella sentenza il duplice omicidio dei coniugi Giovanna Breda e Biagio Letizia. La terza sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli ha emesso il suo verdetto mandando assolti gli imputati Gennaro Buonanno, Antimo Piccolo e Felice Napolitano (difesi dagli avvocati Giuseppe Foglia, Antonio Abet e Massimo Trigari), mentre ha condannato solo i fratelli Salvatore e Domenico Belforte, quest’ultimo rappresentato dall’avvocato Dario Vannetiello.

Il tribunale ha inflitto 10 anni all’ex pentito Salvatore Belforte, 14 al fratello Domenico. Per loro il procuratore generale, nel corso della requisitoria, aveva chiesto rispettivamente 20 e 24 anni. In una delle precedenti udienze infatti il boss Domenico Belforte ha preso la parola ed ha dichiarato, tra lo stupore generale, di essere il responsabile di quel delitto e di aver avuto un ruolo attivo nella preparazione.

Per i tre assolti invece era stato invocato l’ergastolo, ma nei loro confronti la Corte di Appello ha ribadito la posizione dei giudici di primo grado scagionandoli. Nel primo round erano stati assolti, oltre a Piccolo, Buonanno e Napolitano, anche i due fratelli Belforte. Il duplice omicidio avvenne il 10 aprile 1997: secondo la Dda il clan dei Mazzacane aveva deciso di eliminare la donna poiché ritenuta confidente dei carabinieri, mentre Letizia veniva ammazzato perché, rifiutatosi di ucciderla, stava tentando di costituire un gruppo autonomo.

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