Racket, chieste condanne per ras e pentito. Rischia grosso anche il re del pane

Grazzanise. Si spacca in due filoni l’ultimo procedimento che coinvolge il re del pane Gianni Morico. Nell’ultima udienza, infatti, il pubblico ministero ha concluso la sua requisitoria per i due imputati che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato. Il sostituto procuratore ha invocato 12 anni per il ras grazzanisano Alfonso Cacciapuoti, referente dei Casalesi per il Basso Volturno, e 3 anni e mezzo per il suo compaesano Benito Natale, attualmente collaboratore di giustizia.

 

Percorso diverso, invece, per l’imprenditore ed ex presidente del Gladiator Gianni Morico, per il quale è stato richiesto il processo al pari di Vincenzo Conte di Villa di Briano. Per il re del pane si profila il rito ordinario. L’inchiesta riguarda alcune estorsioni effettuate proprio nella zona controllata dai Casalesi agli inizi degli anni Duemila. In particolare Morico è stato coinvolto per una fornitura non pagata e per aver chiesto soldi al titolare di una sala scommesse. Nel collegio difensivo gli avvocati Tessitore, Raucci, Quarto e Stellato.

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