Mazzata per il ras Letizia: ecco quanto dovrà scontare

Marcianise. Quindici anni di reclusione. La mazzata definitiva per il ras Andrea Letizia, 42 anni, elemento di spicco del clan dei Quaqquaroni, è arrivata in queste ore. La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso straordinario presentato contro la decisione di fine novembre di un’altra sezione della Suprema Corte.

Tre mesi e mezzo fa gli ermellini avevano respinto l’istanza presentata contro contro la sentenza del dicembre del 2017 della Corte di Appello di Napoli. Quel verdetto aveva fissato per il ras la condanna a 15 anni di reclusione: la sentenza, limitatamente a quel procedimento per estorsione, era di 6 anni, ma il tribunale aveva riconosciuto al continuazione con un’altra sentenza di condanna del dicembre 2013.

Una pena considerata non conforme dalla difesa che ha presentato un ricorso evidenziando delle anomalie relative al calcolo della pena ed in particolare con riferimento ai singoli aumenti per i reati definiti “satellite”. Il ricorso straordinario è stato dichiarato inammissibile perchè proposto per un motivo di ricorso esaminato e quindi non consentito. L’istanza è stata dichiarata respinta nell’udienza dello scorso 4 marzo e le motivazioni sono già state depositate in queste ore, cristallizzando la pena in 15 anni di reclusione.

 

La stagione del terrore: bombe contro i negozi

Eppure Letizia in quel procedimento era stato assolto già in primo grado per l’accusa più grave , il tentato omicidio di Cortese. Secondo la Dda di Napoli nel 2002, aveva assunto la reggenza del clan, anche per la contestuale detenzione dei cugini Achille e Pasquale Piccolo, avviando una strategia criminale piu’ aggressiva per riaffermare l’ egemonia del clan Piccolo, culminata in una serie di atti intimidatori e danneggiamenti di matrice estorsiva, su suo mandato, e tra questi il danneggiamento, con una bomba carta, di un ristorante di Capodrise nel 2009 e di analoghi attentati contro una concessionaria di Casagiove  e un negozio di Marcianise. Sono stati ricostruiti nel corso del procedimento numerosi episodi estorsivi di esponenti del clan Piccolo, tra il 2009 ed il 2010, nei confronti di imprenditori e commercianti.

Exit mobile version