Presentazione sportello di consulenza legale e psicologica Luce di Donna al Centro Melagrana

San Felice a Cancello. Venerdì 8 marzo 2019 ore 18,30 al Centro Melagrana verrà presentato il progetto LUCE DI DONNA, Sportello di consulenza legale e psicologica. Dopo i saluti di Roberto Malinconico, presidente dell’associazione Melagrana, interverranno: Pina Borino, avvocato, Enrica Balletta, avvocato, Anna Verlezza, scrittrice. Modera l’incontro Vincenza Campagnuolo, psicologa. Sono invitati a partecipare La Commissione Straordinaria del Comune di San Felice a Cacello(Ce) e il Prefetto di Caserta. Ci sarà un videomessaggio dell’europarlamentare on. Kyenge Cécile Kashetu. Sarà esposta la mostra fotografica Donne, Streghe e Fate di Elisa Ferrara. Il progetto Luce di Donna è organizzato dall’associazione Melagrana con il patrocinio del Comune di San Felice a Cancello (Ce).

 

Il progetto LUCE DI DONNA nasce con l’obbiettivo di sensibilizzare le donne ed i nuclei familiari conflittuali, contribuire a far uscire allo scoperto dinamiche violente, fornire alle “vittime” sostegno legale e psicologico nonché strumenti di base utili a conoscere la propria condizione ed i propri diritti, come tutelarli, considerando che spesso non vengono riconosciuti o addirittura risultano negati, in che modo difendere, da un punto di vista legale, se stesse oltre che i propri figli dalle più svariate forme di violenza psicologica e/o fisica, diffondere una cultura della non violenza, predisporre e promuovere strategie condivise tese a definire ogni azione utile per contrastare il fenomeno della violenza ed al fine di evitare che ignoranza e paura possano prevalere, traghettare le donne al di fuori dell’omertà da cui, il più delle volte, vengono circondate.

 

Il progetto ha come destinatarie donne di varia fascia di età vittime di violenza, minori, soggetti che a vario titolo possono essere coinvolti e/o subire, anche indirettamente, forme di abuso. Il progetto vuole coinvolgere le Istituzioni locali, assistenti sociali, dirigenti scolastici, psicologi e sociologi, pedagogisti, aziende sanitarie, esperti che si renderanno necessari a seconda della specificità e complessità della problematica trattata, organismi che direttamente o indirettamente possano essere coinvolti dall’iniziativa, soggetti che in prima persona hanno vissuto analoghe esperienze e che hanno denunciato la propria drammatica vicenda, rappresentando, quindi, una sorta di modello positivo da emulare.
Il progetto è organizzato in incontri settimanali di consulenza ed assistenza legale e psicologica, colloqui informativi a sfondo giuridico circa gli strumenti legali a disposizione della donna tesi a tutelare i propri diritti, dibattiti, presentazioni e lettura di libri sull’argomento, proiezioni e rappresentazioni riguardanti la problematica in oggetto, tavoli in tema a cui far partecipare operatori e responsabili dei vari servizi ubicati sul territorio in modo tale da creare un confronto e dei cambiamenti condivisi, una sinergia e soprattutto una rete capace di comunicare all’interno ed all’esterno informazioni.

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