Le urla dei Marciano nel negozio: “Falle installare”

Maddaloni. Una visita piuttosto agitata nel negozio dove dovevano essere installate le macchinette. E’ questo uno degli episodi che inchioda Davide Marciano, nel ricorso presentato nello scorso novembre e le cui motivazioni sono state rese note in questi giorni. Per Davide Marciano la Cassazione aveva respinto la richiesta di revoca della misura cautelare, mentre per il fratello Francesco era stato parzialmente accolto disponendo un nuovo esame degli atti.

Su Davide Marciano, 24 anni, pesa l’aver assicurato la propria presenza al fianco del fratello Alberto, per recarsi presso l’esercizio commerciale della vittima. In quel circostanza il fratello maggiore avrebbe minacciato l’esercente urlando che sarebbe stato meglio per lui far installare le slot machine della famiglia Marciano.

Un episodio che, come scrivono gli ermellini “si iscrive nell’ambito delle condotte tipiche del concorrente nel reato di estorsione, in quanto anche la semplice presenza sul luogo dell’esecuzione del reato può essere sufficiente ad integrare gli estremi della partecipazione criminosa quando, palesando chiara adesione alla condotta  dell’autore del fatto, sia servita a fornirgli stimolo all’azione e un maggiore senso di sicurezza”.

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