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Muore a 29 anni dopo tragico volo, l’addio struggente dei genitori
Pomigliano d’Arco. Una folla commossa ha dato l’addio nei giorni scorsi a Giuseppe Tranchese, il 29enne di Pomigliano morto martedì sera dopo un tragico volo dal balcone della sua abitazione in via Fratelli Bandiera. Un lutto che ha colpito nel profondo la comunità di Pomigliano, ma anche quella di Acerra dove il padre Nunzio è molto conosciuto per essere un insegnante della “Capasso”.
“Ho tanti ricordi di te ma uno in particolare. Avevi tanta voglia di essere messo al mondo che appena siamo arrivati in ospedale ..bloof.. Sei nato. Ti ho visto in braccio all’infermiera subito dopo il parto. Bello? Brutto come un ragnetto, ma sono bastati pochi giorni e sei fiorito. Bello sorridente.. Con il tempo sei diventato sempre più solare. Avevamo ancora tante cose da dirci alla fine hai scelto la strada più semplice. Non era da te, testardo sempre pronto a combattere. Ti sei portato lassù con te un pezzo del mio cuore. Ti voglio bene Giuseppe – conclude il padre – sarai sempre con me e io vicino a te.”
Ugualmente commoventi le parole della madre: “Era amato da tutti gli amici, ne sono testimonianze i tantissimi post con foto ricordo sulle loro bacheche. Mio figlio non aveva motivo per suicidarsi, non l’ha fatto! Per la sua sensibilità non ci avrebbe dato questo dispiacere. Noi pensiamo ad un caso fortuito. Era un po’ stressato per un esame imminente. Niente che potesse far sospettare qualcosa. Ci siamo abbracciati un’ora prima. Quello che è volato non era Giuseppe. La verità la sa solo lui. Io ho accettato questa cosa, perché si devono accettare le decisioni dei propri figli. Mio figlio non è morto, è solo diventato qualcosa che non possiamo comprendere, ma comunque accettare. Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini, quelli che ci hanno scritto e messaggiato. Sapere che era amato e apprezzato da tante persone, è stata una piacevole sorpresa. Che fosse speciale lo sapevamo già. Il suo funerale è stato un bel momento di incontro, quasi una festa con tante persone, che da anni non si incontravano. È stato il suo concerto più bello.”
Giuseppe era un ragazzo solare e con tante persone al suo fianco: era studente di Informatica e frequentava l’accademia Apple. La sua grande passione era la musica, con la quale si dilettava, suonando la chitarra in concerti nella zona. Quelle note che ora accompagnano i ricordi di chi lo avrà sempre con sè. Nel cuore e nella mente.