Operazione nella Terra dei Fuochi, sequestrate 20 aziende

Nola. Venti aziende sequestrate per reati ambientali e altrettante persone denunciate: è il bilancio di una operazione di controllo che ha interessato il Comune di Napoli (Posillipo, Doganella, San Pietro a Patierno) e i comuni di Nola, Marigliano, Brusciano, Pompei, Torre del Greco, Melito, Sant’Antimo e Mugnano. In campo la Polizia metropolitana in collaborazione con l’Esercito, nell’ambito delle attività interforze coordinate dall’incaricato per la Terra dei Fuochi Gerlando Iorio. Le aziende – autofficine, autocarrozzerie, opifici, autodemolizioni – sono state poste sotto sequestro per mancanza di autorizzazioni ambientali e sversamento illeciti, abbandono di rifiuti, emissioni in fogne e in atmosfera, ma anche smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.

 

“Bene pugno di ferro”

“Esprimiamo soddisfazione per il sequestro di venti aziende a Napoli e provincia per reati ambientali. Occorre massima severità nei confronti di chi inquina”. Così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il portavoce del Sole che Ride in Campania Vincenzo Peretti sull’operazione interforze condotta da Esercito e polizia metropolitana e coordinata dall’incaricato per la Terra dei fuochi Gerlando Iorio.

 

“Si tratta di aziende attive nel campo delle riparazioni automobilistiche, demolitori e opifici. Molti di questi sversavano illegalmente rifiuti tossici o erano responsabili di emissioni abusive nel sistema fognario. Si tratta di illeciti molto odiosi, causa di danni particolarmente gravi all’intera collettività. Lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, oltre ad influire negativamente sull’ecosistema, è anche responsabile dell’insorgere di patologie oncologiche. Ma questo, ai delinquenti, non sembra interessare”.

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