Scommesse e rifiuti, i Belforte al tavolo con altri 7 clan per spartirsi una zona

Marcianise. Un’area geograficamente vicina, ma lontana dalle dinamiche criminali delle province di Napoli e Caserta, legate ancora a una visione “familiare” del controllo del territorio. Sono ben sette secondo l’ultimo dossier della Direzione Investigativa Antimafia, riferito al primo semestre del 2018, i clan che affiancano i Casalesi, i veri referenti della zona, nella gestione degli affari illeciti nel territorio del Basso Lazio, e in particolare nell’area di Cassino.

 

Tra questi spiccano pure due cartelli casertani: i “Muzzoni” di Sessa Aurunca, soprattutto per ragioni di contiguità territoriale, e i “Mazzacane” di Marcianise, capaci di incunearsi, secondo gli 007, anche in un altro punto chiave dell’infiltrazione casalese, come la Romagna.

“Oltre ai Casalesi – si legge nella relazione – nel territorio di Cassino, si è registrata una proiezione anche di soggetti appartenenti al clan degli ESPOSITO di Sessa Aurunca, ai BELFORTE di Marcianise, ai clan napoletani LICCIARDI, GIULIANO, MAZZARELLA, DI LAURO ed al clan dei GIONTA, originario di Torre Annunziata”.

 

Due gli affari che stuzzicano i cartelli della camorra impegnati nello scacchiere laziale: il gioco d’azzardo e la monnezza. “Tali soggetti – prosegue il dossier – sono risultati interessati principalmente al settore del gioco e delle scommesse (sale bingo, raccolta delle scommesse sportive ed ippiche, i videopoker e le cosiddette new slot) e a quello dello smaltimento dei rifiuti.”

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