Il calar del sole d’estate, un rosso tramonto,”dentro” lo Stromboli potrebbe diventare
Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco
Questa è senza ombra di dubbio una foto “wow”, quelle che lasciano sicuramente a bocca aperta chi le guarda, una di quelle che lascia un misto magico di atmosfera,forme e colori.
Il soggetto preferito dai fotografi è certamente il sole al crepuscolo che pian piano scompare dietro l’orizzonte. Magari si tuffa nel mare o scompare dietro una montagna,uno degli spettacoli più suggestivi che la natura possa offrire.
Quello che è accaduto nelle Eolie ha lasciato tutti a bocca aperta. E’ stato immortalato uno scatto che rimarrà nella storia ” il tramonto del sole nel cratere del vulcano Stromboli”. Visibile solo da pochi e limitati punti situati in Calabria, ad altri borghi dell’entroterra sul Tirreno, il tramonto del sole nel cratere dello Stromboli è un vero e proprio spettacolo della natura che tutti avrebbero voluto e vorrebbero ammirare.
E’ una cosa rara e unica vedere il sole che viene inghiottito dal vulcano. Quella palla infuocata che finisce nella bocca dello Stromboli rappresenta l’unione di due elementi, il fuoco e la terra e per questo ha tutte le carte in regola per finire nella lunga lista del patrimonio dell’umanità, dicono gli esperti.
Stromboli, Vulcano, Panarea,Lipari Salina, Alicudi, Filicudi, conosciute come Le isole Eolie dal 2010 sono dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. L’isola di Stromboli ha già ottenuto dunque questo prestigioso riconoscimento in quanto sito che presenta particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale e naturale. Come è noto, il complesso per il riconoscimento di un sito come “patrimonio dell’Umanità” si basa sulla sua valutazione effettuata sulla base di due tipologie di criteri: criteri “culturali” e criteri “naturali”. Stromboli presenta tali caratteristiche e visto il fenomeno accaduto giorni fa del calar del sole nell bocca del vulcano, fa crescere ancora di più tale teoria.
Per essere incluso nella lista ufficiale della Convenzione, la Lista dei patrimoni dell’Umanità, un sito deve presentare tre valori: universalità, unicità,insostituibilità. Fino al 2004 i criteri di selezione erano solo sei in ambito culturale e quattro in ambito naturalistico. Dal 2005 esiste un insieme di 10 criteri, che vale per entrambe le tipologie di sito.
Particolarmente rilevante, tra questi, è il VII dei “Criteria of selection” stabiliti dalla Convenzione sul patrimonio dell’Umanità o anche “del patrimonio mondiale” e adottata dalla Conferenza generale dell’Unesco nel 1972 (e successive modifiche), che richiede che i siti considerati rappresentino «fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale»: è evidentemente il caso del nostro Vulcano