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No al business delle cremazioni: Zinzi preme per un piano ad hoc
REGIONALE (Stefania Mastroianni). La cremazione potrebbe diventare un nuovo business sulla pelle – è proprio il caso di dirlo – delle persone.
Lo denuncia il consigliere regionale Gianpiero Zinzi che ha presentato un’interrogazione indirizzata all’Assessore regionale all’Urbanistica e al Governo del Territorio, Bruno Discepolo, sulle procedure autorizzative degli impianti di cremazione in Campania.
“Bisogna evitare – spiega Zinzi – che la cremazione si trasformi in un altro business. La mancanza di un Piano regionale rende il territorio particolarmente vulnerabile, perché privo di strumenti sia per stabilire il potenziale bacino di utenza sia d’altra parte per arginare eventuali richieste che eccedano il fabbisogno”.
Non è stato infatti ancora adottato dalla Giunta regionale un piano ad hoc che regolarizzi le procedure autorizzative, con la conseguenza che c’è il rischio che la Campania si trasformi in un territorio in cui si vada a speculare senza regole, soprattutto considerato il numero di richieste per realizzare siffatti impianti da parte dei Comuni campani.
Il consigliere Zinzi muove questa interrogazione al fine di “conoscere quali siano i tempi previsti per la redazione del previsto Piano Regionale di coordinamento e quali siano le azioni che intenda intraprendere, nelle more della sua approvazione, dato atto in primo luogo dell’opportunità di sospensione ad horas di tutti i procedimenti in corso di autorizzazione fino alla sua entrata in vigore” – come si legge nel testo.