I NOMI. Concorsi truccati per entrare nella Penitenziaria, 3 arresti e 160 indagati

Regionale. Organizzarono una truffa ai danni dello Stato durante il concorso per il reclutamento, nel 2016, di 400 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria, divulgando materiale riservato tramite un soggetto legato alla società che si era aggiudicata l’appalto per l’elaborazione, la stampa e la fornitura dei questionari da utilizzare nella prova scritta. Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno dello Stato e altri gravi reati il Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria (Nic) e i militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, stanno eseguendo a 3 misure cautelari emesse dal gip di Napoli.

 

In corso anche perquisizioni. Emessi inoltre circa 160 avvisi di conclusione indagini nei confronti dei concorrenti che avevano fatto uso del materiale riservato, nonché di intermediari e di altri soggetti su cui sono emersi rapporti illeciti con i principali indagati, sempre relativi alla divulgazione dello materiale del concorso. Alle prove alcuni dei concorrenti erano stati scoperti durante lo svolgimento degli scritti con sistemi di comunicazione a distanza (auricolari, telefoni cellulari, ecc) nonché con cover di telefonini, braccialetti che riproducevano le sequenze di risposte esatte relative ai questionari e t-shirt sulle quali erano state impresse risposte esatte sotto forma di simboli matematici.

 

L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Le misure cautelari sono state emesse nei confronti di Dario Latela, Carolina Caiazzo e Daniele Caruso. Dalle indagini – svolte dal Nic e dalla Gdf nel contesto di due differenti procedimenti presso le Procure di Roma e Napoli poi unificati – è emerso che materiale riservato del concorso venne divulgato da un soggetto legato da rapporti di lavoro alla Intersistemi spa di Roma, la società che si era aggiudicata l’appalto per l’elaborazione, la stampa e la fornitura delle batterie di questionari; attraverso una rete di collaboratori, le batterie venivano poi vendute a un numero consistente di candidati.

 

Nell’ambito dell’operazione odierna sono stati anche eseguiti due decreti di sequestro preventivo per un autoveicolo Hummer e uno scooter di grossa cilindrata che si ritiene siano stati acquistati con i proventi delle attività illecite. Le prove scritte del concorso si svolsero a Roma dal 20 al 22 aprile 2016 e vista la gravità dei fatti accertati, il 22 giugno 2017 il capo del Dipartimento della Polizia penitenziaria l’aveva annullata disponendone un’altra che si è svolta nel luglio 2017.

 

I destinatari dei provvedimenti, come le persone già colpite da misura restrittiva  il 17 ottobre 2018 (Sabato Vacchiano, Giuseppe Fastampa,  Luigi Masiello, Ciro Fiore e altri) e altri loro stretti collaboratori, avevano poi venduto secondo l’accusa, questo materiale a un numero consistente di candidati. Completate le operazioni di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, le forze dell’ordine hanno proceduto alla notifica di circa 160 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei concorrenti che avevano fatto uso del materiale riservato, nonché di intermediari e di altri soggetti emersi in rapporti illeciti afferenti alla divulgazione dello stesso materiale con i principali indagati.

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