Rischiava grosso in carcere, trasferito l’assassino del piccolo Giuseppe

Cardito. Troppo rischioso il carcere di Poggioreale per lui. Il pericolo di una vendetta degli altri detenuti, il clamore per la tragedia che ha scosso tutta la Campania e non solo, la volontà di spegnere i riflettori. C’è anche questo dietro la decisione di trasferire Tony Essobti Badre dal carcere di Poggioreale alla casa circondariale di Castrovillari, in provincia di Cosenza.

 

Si era fatta troppo pesante l’aria nel penitenziario partenopeo per il giovane di origine marocchina ma vissuto da sempre tra Crispano e Cardito (è nato solo ad Acerra) reo confesso dell’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice, il figlio che la sua compagna, Valentina Casa, aveva avuto dal marito.

 

Tony ha trascorso le due settimane di detenzione a Poggioreale in isolamento: nonostante ciò più volte la sua presenza è stata oggetto di attenzione da parte degli altri detenuti che hanno provato anche ad aggredirlo. Il 24enne risponde dell’omicidio del piccolo Giuseppe e del ferimento della sorella Noemi, recentemente dimessa dall’ospedale dopo un delicato intervento.

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