Violenze ai volontari CRI: arriva l’iniziativa “Non sono un bersaglio”

MADDALONI (Stefania Mastroianni). Il Comitato maddalonese della Croce Rossa Italiana sarà presente a Piazza Umberto 1°, domenica 17 febbraio per la campagna di sensibilizzazione “Non sono un bersaglio”, iniziativa di respiro internazionale che si occupa di portare l’attenzione della società sul problema della sicurezza di quanti operano in ambito sanitario.

 

 

Si sono registrati negli ultimi anni aumenti delle violenze verso chi porta il proprio aiuto alle persone.

Il Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, denuncia l’acuirsi delle violenze, esternando la sua preoccupazione per un fenomeno da non sottovalutare: “L’opera di sensibilizzazione deve essere fatta ad ogni livello e tutti i governi devono agire per proteggere e far rispettare gli operatori umanitari: perché colpire chi porta soccorso significa annichilire la speranza, la civiltà, il futuro stesso”.

 

 

 

Non sono un bersaglio consisterà in un serie di iniziative che si terranno nel corso dell’anno, culminando nel Convegno internazionale previsto per il 15 febbraio prossimo a Roma.

“Sono 3.000 i casi registrati in quest’ultimo anno, a fronte di solo 1.200 denunce all’Inail. Si tratta di aggressioni a medici e infermieri in ospedale, nei Pronto Soccorso e nei presidi medici assistenziali sparsi per il nostro Paese. Un’urgenza che si sta trasformando in emergenza nazionale. Da nord a sud. Altro drammatico aspetto è quello delle aggressioni agli operatori delle ambulanze e dei danneggiamenti ai mezzi stessi” continua il Presidente Rocca.

 

 

L’evento costituisce anche una sorta di stimolo per istituire un Osservatorio della Croce Rossa Italiana, denunciare le aggressioni subite dai suoi operatori con l’intento di censire i rischi legati al volontariato durante le attività svolte, fino ad arrivare all’elaborazione di proposte concrete.

Pur non essendoci dati precisi sul triste fenomeno, la CRI ha deciso di istituire l’Osservatorio per colmare questa lacuna e fornire, finalmente, dati attendibili.

 

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