Sparanise-Calvi. Oggi Domenica 10 Febbraio siamo qui per raccontare l’esperienza fatta da alcuni ragazzi e 2 parroci della diocesi “Teano-Calvi” conclusa la settimana scorsa. Esperienza che ha avuto come guida don Raffaele Farina, il giovane parroco di Sparanise e Padre Gianluca Zanni parroco di Zuni, che hanno portato alcuni ragazzi a Panama dove si è svolta la G.M.G. Curiossimi di questo viaggio, di questa fantastica esperienza dopo La Santa Messa abbiamo incotrato il giovane parroco di sparanise e gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza .
Buongiornoe buona domanica Padre Raffaele grazie per averci concesso un po’ di tempo per questa breve intervista. Innanzitutto bentornato!! Iniziamo col chiederti. Questa è la tua prima esperienza di G.M.G. (Giornata Mondiale Giovani)? Qual è il ricordo più bello che porti a casa di questa esperienza e soprattutto cosa spinge un ragazzo Italiano a fare tanti chilometri per incontrare il papa?
Buongiorno a a tutti e grazie per l’intervista. La prima cosa che dico è che la “giornata mondiale della gioventù“ che ho vissuto a Panama per me è la seconda esperienza, la prima è stata nel 2016 a Cracovia in Polonia. Questa seconda esperienza è stata “fantastica”, sintetizzarla con poche parole sarebbe abbastanza complesso. Noi prima di Panama abbiamo vissuto un’esperienza missionaria dal 13 al 21 gennaio presso la comunità di città del Messico a Villareggia poi dopo ci siamo spostati a Panama con un volo di 5 ore, dove siamo stati ospitati dalle famiglie del luogo. L’immagine sintesi che mi ha colpito è sicuramente quello della veglia con Papa Francesco nel campo “San Giovanni II”. Vedere quasi un milione si giovani, in preghiera, tutta una notte, in silenzio. Un silenzio tombale, tutti in preghiera davanti a Gesù Eucarestia, forse quello è stata quella la cosa che più mi ha portato i brividi alla pelle.
Come ha vissuto la città l’arrivo del pontefice?
Il popolo Panamense è un popolo molto molto caloroso quindi lo ha vissuto in una maniera eccellente, sia nei termini della preparazione, perché questa giornata mondiale della gioventù è stata organizzata in una maniera ineccepibile, sia per quanto riguarda la dimensione dei kit organizzativi dell’alimentazione, sia sul piano dei vari eventi organizzati nelle diverse piazze di Panama come concerti e momenti di unità vissuti con gioia, dove i giovani pregavano e nello stesso tempo vivevano con gioia questa amicizia con Gesù. Il popolo Panamense è stato molto caloroso anche perché noi siamo stati ospitati dalle famiglie. Per dire il calore pensate che la famiglia che ci ha ospitati era composta da 5 persone e ha accolto 9 di noi di cui 4 sacerdoti e 5 ragazzi, mettendo le loro camere a nostra disposizione. Panama ha accolto Papa Francesco come il profeta di quella terra, con tante bandiere della G.M.G fuori ogni casa.
Com’è avvenuto l’incontro dei giovani della nostra diocesi con le altre nazioni? Sono riuscite le persone ha creare i famosi “ponti” che sono lo slogan di papa Francesco?
Che i ponti siano lo slogan di papa Francesco ce l’ha ribadito anche in questa Giornata Mondiale della Gioventù. L’esperienza della G.M.G è proprio questa. Quando lo propongo ai ragazzi come viaggio faccio presente che sarà “insostituibile”, andare a Panama con gli amici non è la stessa cosa, non si può sostituire con un altro viaggio. Perché? Perché li c’è la cattolicità, cioè l’abbraccio della chiesa sul mondo, e il modo che abbraccia la chiesa.
L’importante è “cercare la pace il più presto possibile”, con una parola, un gesto.
Un ponte piuttosto che un muro, come quello che per tanti anni ha diviso Berlino. Perché “anche, nel nostro cuore ,dice Papa Francesco , c’è la possibilità di diventare Berlino con il Muro con altri”:
“Io ho paura di questi muri, di questi muri che crescono ogni giorno e favoriscono i risentimenti. Anche l’odio. Pensiamo a questo giovane Davide: avrebbe potuto vendicarsi perfettamente, avrebbe potuto mandare via il re e lui ha scelto la strada del dialogo, con l’umiltà, la mitezza, la dolcezza. Oggi, possiamo chiedere a San Francesco di Sales, Dottore della dolcezza, che dia a tutti noi la grazia di fare ponti con gli altri, mai muri”.
Questo è quello che ci ha ribadito in questa G.M.G
Pensi che questa esperienza ti abbia arricchito? Si dice che l’università si fa per diventare ricchi culturalmente, mentre la G.M.G spiritualmente concordi con queste parole?
Credo che la dimensione spirituale appartenga al mondo intellettuale e il mondo della conoscenza quello delle ’università appartenga al mondo spirituale quindi anche alla G,M,G . Credo che il viaggio sia sempre lo strumento per fare la cultura per eccellenza. La cultura non è il numero di cose che sappiamo, ma è tutto ciò che ci rimane nel cuore dopo un viaggio o una lettura di un libro. Sicuramente sono ritornato a casa molto arricchito. Queste sono esperienze impregnative che per smatirle ci vuole molto tempo e per capire l’esperienza che uno si porta a casa e poi certamente che mi rende più ricco è credere e vedere con gli occhi che la chiesa è ancora molto ricca di giovani- C’è ancora tanta gioventù dietro a Cristo e dietro a Pietro che va in giro per il mondo. Questa credo sia la ella esperienza fatta anche dai nostri giovani venuti a Panama: non credersi quattro gatti ma vedere tante persone con il cuore incolato a Gesù. A Panama ho capito che la mi missione è lavorare con i giovani.
Chi sono i giovani che ti hanno accompagnato in questo fantastico viaggio?
Padre Gianluca Zanni parroco di Zuni di Calvi Risorta
Alessandro Funaro di Riardo
Roberta Iannucci, Chiara Pozzuoli e Rosanna di Spirito di Sparanise
Quale messaggio vuole mandare ai giovani d’oggi?
Ragazzi a volte cerchiamo Gesù fuori di noi, in realtà Gesù lo si trova dentro. Perché fare un viaggio così lontano, con tante ore di aereo, dall’altra parte del mondo, a 7 ore di fuso orario? perché bisogna viaggiare per guardarsi dentro. A tutti i giovani dico più che cercarlo fuori, cercate Gesù dentro di voi e lo troverete. Vi riporto le parole di papa Francesco “Non abbiate paura di Gesù”.
Cari giovani molti dicono che voi siete il futuro di Dio, papa Francesco ha detto “No! I giovani sono il presente di Dio”. Alle di moda ragazze dico questo, vi interrogate sempre sulle tendenze e ciò che va di moda, sui costumi sulle influenze, oggi pensate tutti alla Ferragni come influenzer per eccellenza, ma l’unico esempio di femminilità, di bellezza, di maternità, da seguire è Maria.
Grazie Don Raffaele per questa chiacchierata e per aver condiviso con noi l’esperienza vissuta con i giovani e con il Papa, ci sarà sicuramente un’altra occasione per rincontrarci e scambiare quattro chiacchiere a presto.
Buona domenica a tutti, a presto.