Caserta. Sette le persone indagate in stato di libertà ai quali ieri i carabinieri del Roni di Caserta, diretti dal tenente colonnello Nicola Mirante, hanno notificato il decreto emesso dalla Procura diretta da Maria Antonietta Troncone. Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, questa l’accusa per i 7 indagati.
Le attività hanno riguardato l’ex Canapificio, quartier generale del Comitato Centro Sociale, alcuni uffici del Comune di Caserta e gli appartamenti in cui sono alloggiati i migranti che beneficiano dei progetti Sprar. Gli alloggi, circa una ventina, sono dislocati tra Caserta e San Nicola la Strada. Un progetto, quello dello Sprar, con durata triennale che porta due milioni e mezzo di euro all’anno per tre anni, per un totale di 7 milioni e mezzo. Soldi destinati poi alla formazione, come scuole di lingua e istituti di formazione professionale. le indagini della Procura vertono proprio sul passaggio di questi soldi dall’ente principale, destinatario dei fondi, ad enti terzi.