Il festival di Nino D’Angelo e Anna Tatangelo

Sanremo (dall’inviato Marco Stiletti)Due napoletani in gara, uno original e l’altra di adozione. Molto eterogenei tra di loro e di scuole di pensiero musicali diverse. Nino D’Angelo e Anna Tatangelo rappresentano la Campania alla 69esima edizione del Festival di Sanremo. Il cantautore di “Nu Jeans e una maglietta” non si presenta da solo, ma con un interprete giovane, nonché attore Livio Cori. Il cantante rap partenopeo, che ha duettato ieri sera con Nino in “Un’altra luce”, l’8 febbraio uscirà con “Montecalvario”, il suo primo album che arriva a celebrare un percorso già notevole, costellato di conquiste importanti come la partecipazione alla serie tv “Gomorra” con un proprio pezzo e collaborazioni prestigiose.

 

 

“Un’altra luce” parla di “un giovane al buio che chiede luce a chi ha già attraversato l’oscurità ed ha l’esperienza per poter illuminare la strada”, come racconta lo stesso Livio Cori. La canzone di questa sera, invece, è un dialogo fra due facce di Napoli che si confrontano sotto il comune denominatore della musica. Un confronto non solo tra mondi musicali, ma anche un passaggio di testimone generazionale, un incontro spontaneo tra due artisti poliedrici dei percorsi diversi ma simili: entrambi, infatti, hanno in comune esperienze da attore.

 

 

Se Nino ha scritto la storia del cinema italiano con alcuni dei film che sono entrati nella memoria collettiva del paese, anche Livio Cori ha esordito come attore nella terza stagione di “Gomorra” – la serie di culto di Sky Atlantic per cui ha scritto anche un brano “Surdat” della colonna sonora. Nella serata dei duetti di venerdì, saliranno sul palco dell’Ariston anche i sottotono per una performance unica. Nino, poi, nella conferenza stampa toglie definitivamente dalle polemiche Livio Cori se fosse o meno lui “Liberato” quando lo scorso anno il 9 maggio il cantante anonimo a Mergellina si è rivelato al pubblico, ma alla fine poi Livio stesso quella giornata era al telefono con                  Nino.

 

 

Intanto dopo la prima serata i due cantanti sono terminati nell’ultima parte della classifica con la speranza che durante il proseguo della gara riusciranno a togliersi dalle sabbie mobili. Differente, invece, la canzone in gara della Tatangelo, la quale torna a Sanremo con l’inedito   “Le nostre anime di notte”. Il testo parla del presente e passato della cantante. Una canzone che forse non valorizza le possibilità vocali di Anna. Intanto il brano ha funzionato perché la cantante è terminata nella classifica di mezzo con possibilità di migliorare nelle altre serate. Brano senz’altro più maturo che potrebbe riservare belle sorprese.

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