Terremoto nella politica locale, indagati pure Ricci e Taglialatela. Perquisizioni in case e Comune

Capua. E’ un vero e proprio terremoto quella che si sta abbattendo in queste ore sul Comune di Capua e in particolare su quella che fino a pochi mesi fa era l’opposizione all’amministrazione Centore. Finito in carcere Carmine Antropoli, anche altri due fedelissimi sono coinvolti nell’inchiesta su voto e camorra.

 

Si tratta di due ex assessori, indagati a piede libero in quanto consiglieri eletti con l’opposizione: si tratta di Marco Ricci e Guido Taglialatela. Per entrambi sono scattate le perquisizioni con relativa notifica dell’avviso di garanzia da parte dei carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta, guidati dal colonnello Nicola Mirante. Un fulmine a ciel sereno per Ricci che era già stato investito della candidatura per la prossima tornata elettorale di primavera da una parte del centrodestra.

 

Come per Antropoli anche per Ricci e Taglialatela l’ipotesi di reato configurata è quella di concorso esterno in associazione mafiosa, anche se il gip non ha ritenuto necessaria l’emissione di un provvedimento cautelare come è avvenuto per l’ex primo cittadino. In totale sono quattro le perquisizioni effettuate dai militari dell’Arma in mattinata a Capua, compresa quella nell’abitazione di Antropoli a Sant’Angelo in Formis: nella frazione santangiolese è stato avvistato anche un elicottero nelle fasi clou dell’operazione scattata all’alba.

 

I carabinieri si sono recati anche in Comune per effettuare alcune acquisizioni, ma si è trattato di un’attività marginale rispetto al blitz visto che l’inchiesta riguarda l’ultima consiliatura (fronte opposizione), terminata pochi mesi fa con le dimissioni di massa.

 

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Nella foto da sinistra Antropoli, Zagaria, Ricci (indagato piede libero), Taglialatela (indagato piede libero)

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