Droga e oro spariti del tribunale, sentenza per cancelliere e autista

Santa Maria Capua Vetere/Acerra. Droga e oro spariti dal tribunale, sentenza per due. La prima sezione penale sammaritana, presidente Orazio Rossi, ha emesso la sua sentenza nei confronti del cancelliere di Vincenzo Garzone, di Acerra, e dell’autista Donato Longallo. Longallo è stato condannato a 10 anni per detenzione di droga, falso e peculato; a Garzone sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi per falso, mentre è stato assolto dai reati di peculato e detenzione di droga.

 

Il pubblico ministero Alessandro Di Vico, nella sua requisitoria, aveva invocato 12 anni per Longallo e 5 anni per Garzone. Longallo e Garzone vennero arrestati nel marzo 2016 dai carabinieri perché accusati a vario titolo di essersi appropriati di oltre 13 kg di cocaina e lingotti in oro custoditi presso l’ufficio corpi di reato del Palazzo di giustizia, e di aver falsificato gli atti necessari a simulare la consegna dei beni, tra cui i provvedimenti di un gip.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica guidata da Maria Antonietta Troncone partirono nel settembre 2015 in seguito ad una verifica della tenuta dei corpi di reato custoditi presso l’apposito ufficio del tribunale, da cui sono emerse gravi anomalie in relazione alla consegna di alcuni reperti di valore, tra cui oltre 13 kg di cocaina (13,756 chilogrammi), lingotti in oro e altri preziosi, avvenuto nel maggio precedente. La sentenza ha riscritto in parte lo scenario maturato in quell’indagine soprattutto per il cancelliere.

 

(nel riquadro Garzone)

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