Palazzi del contrabbando, la svolta: 7 a processo

Mondragone. Sette a processo con l’abbreviato. Partirà a fine mese il procedimento relativo all’indagine sul contrabbando di sigarette a Mondragone. Uno stralcio che riguarda coloro per i quali il pm aveva chiesto il giudizio immediato e in particolare Nicola De Rosa di Arzano, i mondragonesi Sebastiano Di Rosa, Antonio Di Rosa, Nicola Di Rosa e Faical Ghaca, e Angelo Belardo di Casandrino.

 

L’indagine, iniziata a novembre 2016 e denominata “Smoke Palace II”, è stata coordinata e diretta dalla Procura Distrettuale partenopea ed ha permesso l’individuazione di una ramificata ed agguerrita consorteria criminale gestita da una famiglia di contrabbandieri italiani residenti in Mondragone che ha operato in situazione di sostanziale monopolio nella minuta vendita di sigarette di contrabbando soprattutto ai Palazzi Cirio.

 

Le indagini hanno dimostrato come nel 2015, a seguito di forti contrasti per il controllo del traffico delle sigarette di contrabbando, si è avuta una scissione nell’organizzazione all’epoca predominante sul territorio con la costituzione di un nuovo gruppo criminale composto che hanno assunto il controllo delle locali piazze di vendita.

 

In particolare Nicola Di Rosa, classe ’87 di Mondragone, è accusato di aver assunto da quel momento il ruolo di capo indiscusso del contrabbando locale facendosi coadiuvare nella sua attività illegale da due suoi fratelli (Sebastiano ed Antonio) per organizzare i punti di vendita, curare il trasporto delle sigarette e sorvegliare la zona di influenza al fine di eludere eventuali controlli delle Forze di Polizia. Al loro servizio anche una rete di venditori che hanno assicurato la continuità nella cessione al dettaglio.

Dagli approfondimenti investigativi è emerso che il gruppo operava con determinazione e spregiudicatezza nel rivendicare il controllo del territorio tanto da intimidire e minacciare direttamente anche un finanziere che aveva la disponibilità di un appartamento in uno dei “Palazzi Cirio”.

 

Nel corso delle investigazioni i militari della Compagnia di Mondragone hanno operato più di 30 riscontri sul campo intercettando diverse consegne di tabacco ed intervenendo a contrasto della minuta vendita in atto, sequestrando complessivamente più di 520 kg di sigarette, un appartamento adibito a deposito temporaneo e diverse autovetture. Identificati anche i fornitori delle sigarette di contrabbando, tutti operanti nella provincia di Napoli, che, proprio per l’importanza della piazza mondragonese, provvedevano spesso anche alle consegne dirette con corrieri di loro fiducia.

 

 

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