“L’ho fatto perchè volevo i soldi”: così si è arreso ai carabinieri. Ora davanti al gip

Marcianise. Quando i carabinieri della Compagnia di Marcianise lo hanno bloccato mettendo fine a una mattinata da incubo Domenico Trombetta, 37 anni, si è giustificato dicendo di avere minacciato di far esplodere il palazzo per un solo motivo: voleva i soldi di sua nonna. Un’ammissione che potrebbe non bastare per evitare di restare nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove è detenuto da ieri.

 

Prima di quel gesto era ristretto agli arresti domiciliari, proprio a casa di sua nonna, in via Archimede, per la rapina tentata ai danni di un’altra anziana, la signora Angela Piccolo, 90enne titolare del tabacchi di via Canonico De Paolis. Da ieri nuove accuse pendono sulla testa: in queste ore Trombetta, assistito dall’avvocato Scala, sarà ascoltato dal gip che dovrà decidere se farlo ritornare ai domiciliari o lasciarlo in cella.

 

Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, dopo aver litigato con sua nonna che non voleva dargli i soldi, il 38enne ha staccato la bombola di gas dal balcone e si è barricato in casa, lasciando la bombola aperta. I carabinieri della locale Compagnia diretti dal capitano Luca D’Alessandro hanno prima fatto evacuare lo stabile, quindi hanno cinturato la zona mettendola in sicurezza, e solo dopo hanno iniziato a negoziare con Trombetta, che alla fine li ha fatti entrare; nella stanza da letto è stata trovata la bombola, immediatamente chiusa. A quel punto è stato bloccato e portato in carcere.

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