I Russo non lo sanno e vanno dai Diana, Zagaria in persona risolve tutto…con un regalo

Casapesenna/Gricignano d’Aversa. I Russo vanno a chiedere il pizzo ai Diana, ma Zagaria interviene: un regalo evita la frizione con la Schiavone. E’ questo il contenuto di uno dei verbali più interessanti presenti all’interno dell’ordinanza di custodia cautelare che da martedì pone agli arresti domiciliari Armando, Antonio e Nicola Diana, imprenditori anticlan finiti sotto accusa per concorso esterno in associazione mafiosa.

 

A svelare il retroscena, nell’interrogatorio reso alla Dda, il 5 febbraio 2016, è Massimiliano Caterino, detto “o’ Mastrone”, ex braccio destra del boss Michele Zagaria: “Verso la fine degli anni 90, e comunque prima del mio arresto dell’anno 200, fui convocato da Michele Zagaria il quale mi disse che erano andati da lui Armando Diana e colui che io e Michele indicavamo come “il piccolino”. Mi disse Michele Zagaria che presso lo stabilimento di Gricignano d’Aversa si era presentato Orlando Lucariello, capozona dei Russo e quindi della famiglia Schiavone nella zona di Gricignano. Lucariello aveva chiesto un’estorsione”.

 

“Ricordo che Michele Zagaria – prosegue Caterino – mi incaricò di recarmi dalla famiglia Russo e di riferire che i Diana erano persone di Michele Zagaria così come quell’attività di Gricignano d’Aversa e che quindi dovevano astenersi dal chiedere i soldi e dal dare fastidio in quanto avrebbero provveduto direttamente Michele Zagaria a inviare “un regalo” ai Russo”.

 

Nella foto Michele Zagaria, Orlando Lucariello, Nicola e Antonio Diana e Massimiliano Caterino

 

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