Ieri nel Santuario di San Ciriaco a Torre le Nocelle ( pr. Avellino ) retto da Padre Michele Bianco, noto sacerdote carismatico, e’ avvenuto l’incontro con Padre Marciano Morra, il sacerdote novantenne amico, confratello ed ultimo testimone della vita di Padre Pio. Scrittore e autori di tanti saggi sulla vita del Santo.
Nel corso dell’omelia padre Morta ha tracciato un ritratto inedito del suo confratello stigmatizzato padre Pio durante la sua vita a San Giovanni Rotondo e del rapporto tra San Pio e l’allora cardinale Bergoglio, a Buenos Aires, e la spiritualità del Santo di Pietrelcina quando venne chiamato a spiegare al futuro Papa argentino la spiritualità dei Gruppi di preghiera ispirati dal frate di Pietrelcina.
Padre Pio che in tempo di guerra si preoccupava prima di tutto di far mangiare i futuri frati e poi ha parlato dei suoi contrasti con Alcide De Gasperi e la sua visione, dopo l’incontro, con Aldo Moro della triste fine del politico. Nel suo lungo discorso, di ieri, in un santuario gremito di persone, padre Marciano ha tracciato senza retorica il ritratto del frate santo che, sebbene burbero nel carattere, sapeva anche chiedere perdono e che aveva fatto del perdono il suo vessillo di vita.
Nel Santuario di San Ciriaco, dove per alcuni giorni sono conservate le reliquie del Santo di Pietralcina, padre Marciano ha parlato con il cuore del suo primo, fortunoso incontro con Padre Pio. Era tempo di guerra, mancavano la luce elettrica, il cibo, i treni. Finito il liceo, doveva passare per il noviziato, e il suo superiore gli propose di andare prima a San Giovanni Rotondo e conoscere Padre Pio e da allora quell’incontro condiziono’ la sua vita. Padre Michele Bianco, alla fine della cerimonia liturgica, ha avuto parole di ringraziamento per la rappresentanza dei Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro della Sezione Napoli Terra di Lavoro e delle delegazioni di Capua, Aversa e Capua che, espressamente invitate da Padre Bianco, sono intervenuto a presenziare alla toccante celebrazione liturgica di lode.