Marcianise. Voiello è protagonista nella cucina di MasterChef Italia anche nell’ottava edizione del programma, in onda dal 17 gennaio alle 21.15 su Sky Uno HD.
La dispensa di MasterChef Italia anche quest’anno vedrà la presenza di pasta Voiello. Il talent show culinario della tv sceglie infatti il brand come pasta ufficiale per le sfide dei giovani talenti aspiranti al titolo di MasterChef. Ma non solo, Voiello sarà protagonista anche di alcune prove speciali.
Voiello è sinonimo di pasta eccellente da 140 anni. Dal 1879 il brand propone la sua qualità superiore ed è l’unica con Grano Aureo 100% Italiano che unisce una straordinaria qualità pastificatoria a una filiera di alto valore sociale e ambientale. Il risultato è una pasta impeccabile, dedicata ai veri amanti del gusto. La tenacia, la corposità, un’eccezionale tenuta della cottura e la capacità di raccogliere e valorizzare ogni sugo con cui si accompagna sono le sue caratteristiche principali.
Il brand propone diversi formati di pasta, tra i quali spiccano gli ultimi nati: le specialità napoletane, Paccheri e Calamarata, e le specialità uniche firmate in esclusiva per Voiello da Antonino Cannavacciuolo, Linguine Doppia rigatura e Ziti doppia rigatura.
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Una storia ultracentenaria, quella del marchio Voiello: vero e proprio orgoglio gastronomico della Campania, conosciuto ed apprezzato in tutto il Mondo. Dall’antica bottega di Torre Annunziata all’acquisizione della Barilla, fino ai celebri spot con Marisa Laurito e Lucio Dalla, ripercorriamo le tappe di una delle più belle case-history del nostro Paese.
1839: LA PASSIONE NAPOLETANA, LA PRECISIONE SVIZZERA
Antica Marca Voiello è stata fondata nel 1879.
Ma per avere un quadro completo della sua storia, iniziamo con un piccolo passo indietro, nel 1839, quando un tecnico svizzero incontrò la figlia di un pastaio di Torre Annunziata, che già allora era il centro di un fiorente comprensorio dedito alla pastificazione. Mentre l’edizione definitiva de ‘I promessi sposi’ sta per vedere la luce, in Campania viene terminata la leggendaria ferrovia Napoli-Portici. Tra i tecnici giunti per seguire i lavori c’è lo svizzero August Vanvittel, che sposa Rosetta Inzerillo, figlia di un pastaio di Torre Annunziata.
1861: DA VANVITTEL A VOIELLO
Con l’annessione di Napoli al Piemonte, viene fondato il Regno d’Italia. Da qui in poi nei documenti ufficiali la famiglia Vanvittel compare con il cognome Vojello, che ben presto prenderà la forma attuale. All’epoca, tra le competenze più importanti di un pastaio, vi era la sensibilità di ‘fiutare l’aria’, avvertendo i repentini cambiamenti del vento e delle temperature per orientare l’essiccazione delle paste al sole.
1879: L’ANTICO PASTIFICIO GIOVANNI VOIELLO
In un’Italia che cerca di non perdere il passo dei Paesi europei, Teodoro Voiello, figlio di August, trova un terreno ideale in Contrada Maresca, a nord della città. Qui il figlio Giovanni darà vita all’Antico Pastificio Giovanni Voiello.
1892: SOLO IL MEGLIO DEL MEGLIO
Ricercando ‘solo il meglio del meglio’, Giovanni Voiello identifica nel grano Taganrog la varietà ideale per la propria pasta. Coltivato nelle terre nere e grasse dell’Ucraina, conferiva alla pasta una scioltezza e una tenacia sorprendenti. Ancora oggi il nome Taganrog evoca ricordi ed emozioni nei vecchi pastai della zona. Eccezionale per qualità, veniva imbarcato nella città natale dello scrittore Anton Cechov.