Sfruttamento dei lavoratori: in manette pure imprenditori e sindacalisti. NOMI

Capua. Stamattina la Squadra Mobile di Latina ed il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza nei confronti di sei soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, all’estorsione, all’autoriciclaggio, alla corruzione e ai reati tributari. Tra i destinatari delle misure, legate all’operazione denominata ‘Commodo’, figurano il segretario provinciale della Fai-Cisl di Latina ed un ispettore del lavoro, che avrebbero dovuto vigilare sulla legalità dei lavori nei campi.

 

 

Oltre ai destinatari della misura cautelare, che ha permesso di disarticolare un sistema di protezione e collusione che rendeva possibile lo sfruttamento selvaggio della manodopera straniera, vi sono ulteriori 50 indagati, tra cui imprenditori agricoli, commercialisti, funzionari ed esponenti del mondo sindacale, che avrebbero dovuto vigilare sulla legalità nel mondo del lavoro e tutelare i lavoratori.

Gli arrestati, tra cui due donne, sono risultati impegnati, per mezzo di una società cooperativa denominata Agri Amici, con sede a Sezze, nel reclutamento e nello sfruttamento di stranieri centrafricani e rumeni, somministrando illecitamente la loro manodopera a centinaia di azienda agricole committenti, avendo monopolizzato il settore nelle provincie di Latina, Roma, Frosinone e Viterbo.

 

 

Approfittando dello stato di bisogno, gli stranieri venivano traportati nei campi a bordo di pulmini sovraffollati, privi dei più elementari sistemi di sicurezza, ed erano costretti ad affrontare una giornata lavorativa di almeno 12 ore a fronte di una retribuzione inferiore alla metà rispetto a quella prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore.

I destinatari della custodia cautelare in carcere sono:

BATTISTI Luigi nato a Latina il 19.08.1968, ritenuto il fondatore ed organizzatore della cooperativa: era colui che intratteneva i rapporti istituzionali e con le aziende committenti, stabilendo i criteri contrattuali, amministrativi ed economici riguardanti i lavoratori;
CERRONI Daniela nata a Sezze il 15.02.1975, anche lei considerata capo e promotore del gruppo criminale, nonché socio fondatore della Cooperativa: si occupava di organizzare e pianificare i gruppi di braccianti che ogni mattina venivano riuniti nel cortile della sua abitazione di Priverno e successivamente trasportati presso le aziende committenti;
VACCARO Marco nato a Frosinone il 17.07.1979, segretario generale provinciale della FAI CISL (federazione agricola, alimentare e industriale), accusato di avere garantito protezione alla cooperativa AGRI AMICI, grazie al suo ruolo sindacale, estorcendo l’iscrizione alla sua organizzazione ai lavoranti assunti dalla cooperativa, dietro la minaccia del licenziamento.
I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari sono:
DI PIETRO Luca nato a Latina il 12.08.1970, formalmente presidente della cooperativa AGRIAMICI, impegnato nel trasporto e nella vigilanza dei braccianti;
SPOGNARDI Nicola nato a Capua (CE) il 10.05.1961, Ispettore del lavoro presso l’Ispettorato Territoriale di Latina, accusato di avere garantito copertura alla cooperativa AGRIAMICI in cambio di utilità economiche, elargendo consigli e indicazioni agli indagati utili ad eludere controlli e contestazioni da parte del suo ufficio;
BATTISTI Chiara, figlia di Luigi, nata ad Aprilia (LT) il 08.01.1994, accusata di far parte dell’associazione per delinquere, svolgendo compiti di natura contabile ed amministrativa in seno alla cooperativa, nella piena consapevolezza delle violazioni di natura contrattuale e fiscale.

Le indagini hanno permesso di accertare che i braccianti provenivano anche dai centri di accoglienza straordinaria ed erano in attesa del riconoscimento della protezione internazionale; sono stati sequestrati per sproporzione rispetto ai redditi dichiarati, ed in quanto provento di autoriciclaggio, 5 abitazioni, 3 depositi, 3 appezzamenti di terreno , 9 autovetture, 36 tra furgoni e camion, 1 società cooperativa, 4 quote societarie e numerosi rapporti bancari, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

Exit mobile version