Gli assessori si sono dimessi. Ecco la nuova giunta che sarà nominata

CAPODRISE. Tagliando di metà mandato per la giunta di Capodrise. Ieri mattina, tutti gli assessori hanno rassegnato le dimissioni per dare al sindaco Angelo Crescente ampia capacità di manovra. Il nuovo esecutivo sarà ufficializzato il 18 gennaio, ma dalle fitte maglie di piazza Aldo Moro qualcosa è trapelato. Si tratterebbe di un ricambio indolore, dettato da un accordo elettorale che prevedeva, a metà mandato, un avvicendamento nell’esecutivo.

 

Ma quando si vanno a modificare degli equilibri stratificati, il rischio di generare malcontenti è sempre alto. Hanno lasciato l’esecutivo, orfano del compianto Angelo Andrea Cecere, gli assessori Vincenzo Negro, ex vicesindaco con delega ai lavori pubblici; Giusy Pero, delegata, tra l’altro, alle politiche sociali e Antonella Marotta, che si è occupata di cultura e di istruzione. A quanto pare, il sindaco terrà fede all’accordo e imporrà un rigido turnover; il che significa che nessuno degli uscenti rientrerà nel «Crescente bis»: ai loro posti, andranno le tre matricole Tommaso Fattopace (il quale dovrà rinunciare alla presidenza del consiglio comunale), Luisa D’Angelo e Federico Abussi, più il veterano Giuseppe Montebuglio.

 

 

Se sui nomi non ci dovrebbero essere grosse sorprese, salvo ripensamenti dell’ultim’ora, clamorose rinunce o scelte imposte dai vincoli delle quote rose, sulle deleghe il quadro è meno chiaro e più complesso da gestire. Un possibile scenario vedrebbe Abussi all’istruzione, Montebuglio all’ambiente, D’Angelo al bilancio e ai tributi e Fattopace alle politiche sociali. Da definire anche il ruolo di vice, per il quale sarebbe in lizza lo stesso Fattopace, primo degli eletti alle amministrative nel 2016; mentre per la presidenza dell’assemblea, carica che sarebbe andata a Cecere, Crescente è intenzionato a proporre Negro.

 

Il rimpasto cade in un frangente decisivo della vita amministrativa: il bilancio al giro di boa è tutt’altro che esaltante e la maggioranza non può permettersi altri errori. Forse, è questa la ragione per la quale il sindaco continuerà a tenere per sé la delega all’urbanistica, cui aggiungerà quella ai lavori pubblici; due settori strategici, che possono decretare il fallimento o il successo di una compagine di governo. Sul tavolo ci sono il Puc da approvare, cantieri da aprire, bandi da pubblicare.

ecco le foto della nuova giunta

 

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