Anni di fitti non pagati, scatta inchiesta. In regola solo la sorella del “Marziano”

Caivano. I carabinieri hanno notificato una serie di “inviti a dedurre” della Corte dei Conti a ex sindaci, segretari comunali e funzionari del Comune di Caivano, in relazione alla mancata riscossione degli affitti nel Parco Verde per oltre un milione di euro.

 

A tanto, secondo i giudici contabili, ammonta il danno erariale derivante dalla “mala gestio” per diversi anni dei canoni di locazione e delle indennità di 750 alloggi e di 32 locali ad uso commerciale e artigianale presenti nel parco. Per la magistratura i destinatari dei provvedimenti sono responsabili a vario titolo di una cattiva gestione amministrativa e tecnica del patrimonio immobiliare, di non avere svolto un’adeguata azione di controllo e gestionale per contrastare il crescente fenomeno delle occupazioni abusive.

 

Numerose erano le istanze di regolarizzazione delle posizioni inerenti alle occupazioni abusive degli appartamenti del Parco Verde di Caivano, che attendevano risposta ormai da tempo: in un solo caso, pero’, quello riguardante la sorella di Pasquale Fucito detto “o’ Marziano”, il boss dello spaccio (in cella per l’inchiesta sul carabiniere Cioffi, ndr), la definizione e’ stata portata avanti con “estrema perizia e sollecitudine”. Lo sottolinea la Corte dei Conti della Campania, in relazione agli inviti a dedurre notificati oggi dai carabinieri a una serie di ex sindaci, segretari comunali e funzionari del Comune di Caivano i quali, secondo la magistratura contabile, avrebbero prodotto un danno all’Erario, di oltre un milione di euro, in relazione alla omessa riscossione degli affitti nel Parco Verde. Il tutto, viene sottolineato, ancora una volta nell’ambito di una cattiva gestione del patrimonio immobiliare e con una inadeguata azione di controllo e gestione.

 

 

 

 

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