Castel Volturno. Ci sono anche quelli. Non solo semplici trascrizioni di intercettazioni con dettagli, frasi inequivocabili e scabrose, che certo non si conciliano con un luogo pubblico e soprattutto con un incarico pubblico. Nelle mani degli inquirenti che hanno scoperchiato il vaso di Pandora all’ufficio tecnico del Comune di Castel Volturno ci sono anche i filmati dei rapporti sessuali, utilizzati come merce di scambio per ottenere favori sulle licenze edilizie.
Come ricostruito dai pm Giacomo Urbano e Vincenzo Quaranta, titolari dell’inchiesta, gli incontri di natura sessuale, puntualmente registrati dagli investigatori attraverso filmati ed intercettazioni, si sono tenuti sia all’interno del Comune che all’esterno.
Di certo l’episodio più scabroso contenuto nel provvedimento cautelare è quello registrato nel dicembre 2016: un rapporto orale consumato in ufficio mentre le due persone si scambiano gli incartamenti della pratica. E non solo. Gli investigatori riescono anche a captare una frase, probabilmente riferita al contesto nel quale, si sta svolgendo il tutto: “Mamma mia….è una cosa fuori misura”. Una situazione torbida che non sembra però turbare le persone che contraggono quel patto poi scoperto dalla Procura. Un “mo stiamo a posto”, a operazione ultimata, servirà a far capire che su quella pratica, ora, si potrà intervenire come richiesto.