Maddaloni. Oggi, alle 16 nei locali dell’Aula Magna del liceo scientifico Nino Cortese di Maddaloni, prima dell’ormai tradizionale evento previsto per l’open day, si premieranno le “eccellenze del Cortese”.
Tale cerimonia non è solo l’occasione per dare il giusto riconoscimento a ragazzi che si sono distinti per competenze merito e tenacia, ma vuole essere soprattutto un inno alla qualità. Quando una scuola ha la possibilità di annoverare tra le proprie fila menti brillanti in ogni campo, in realtà significa che sta avanzando verso un futuro migliore e pieno di speranza.
La cerimonia delle eccellenze è una manifestazione da viversi con un punto di vista inverso: non è infatti la scuola che premia le eccellenze, ma sono le eccellenze stesse che premiano un sistema di qualità tutto incentrato sull’idea che le menti, lo spirito e le essenze di un individuo abbiano bisogno di essere alimentati con effluvi e cure atte a vivificare ogni aspetto della propria esistenza.
Quando un ragazzo ottiene un riconoscimento di un concorso a delle Olimpiadi o vince una competizione, vuoi che sia di stampo scientifico, linguistico o letterario, è un ragazzo che si mette alla prova e che mette in gioco non solo se stesso, ma anche tutto ciò che crede di aver raggiunto È così che la scuola punta alla qualità, fornendo ai propri allievi quelle spinte e quegli sproni che lo condurranno a non appagarsi del singolo voto, ma che lo porteranno a provarsi su percorsi sempre più complessi è più difficili.
Talvolta si cade, altre volte ci si scoraggia, ancora delle volte ci si dispera, ma quando la cultura ti forma ti dà anche il carattere per poterti rialzare e riprovare facendo affidamento su delle forze che nascono dallo spirito di sacrificio e dalla volontà di riuscire a dare il massimo. Premiare un’eccellenza significa premiare tutti i ragazzi che veramente vivono lo studio come un momento di crescita e di riscatto, è vero monito a dare di più, a compiere delle scelte migliori e non semplicemente quelle più facili, a brillare di propria luce mantenendosi sempre umili e consapevoli che nella vita non si finisce mai di imparare.
E’ proprio di questa linfa che si deve nutrire la scuola di oggi, non ostentando semplicemente vetrine vuote e piene di falsi bagliori, ma costruendo basi solide su cui ergere ponti che non crolleranno mai. Grazie ragazzi, tutti potenzialmente eccellenti
Rosanna Lombardi