Trasformano innocente in terrorista per l’encomio, condanna per 3 carabinieri

Giugliano/Teverola/Acerra. Nove anni di carcere a testa: è la condanna disposta dal giudice per le indagini preliminari Santoro, del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di tre carabinieri (sospesi dal servizio) che inventarono un falso caso di terrorismo, arrestando anche un ghanese pur sapendolo innocente, allo scopo di ottenere un encomio. Si tratta di Castrese Verde, Giuseppe D’Aniello e Amedeo Luongo, residenti tra Quarto, Teverola e Acerra

 

Nello specifico i militari accusarono un extracomunitario di custodire armi clandestine ventilando l’ipotesi di un suo coinvolgimento in attività terroristiche. Costruirono a tavolino le prove e poi incolparono l’extracomunitario. I carabinieri – che ammisero le loro responsabilità in sede di indagine – sono stati ritenuti colpevoli di falso ideologico, calunnia, arresto illegale, ricettazione, danneggiamento e detenzione e porto illegale di armi clandestine. Assolti invece dall’accusa di rapina.

 

All’epoca dei fatti contestati i tre lavoravano presso la compagnia dei carabinieri di Giugliano In sede di requisitoria il pubblico ministero Stefano Faiella aveva chiesto la condanna a 11 anni e 6 mesi per ciascun imputati. Il processo si è svolto con la modalità del rito abbreviato. I tre inscenarono un’indagine paventando addirittura la possibilità di un attentato al centro commerciale solo per ricevere un encomio.

(Luongo e D’Aniello nella foto)

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